Home POLITICA ESTERI Israele, intesa tra Gantz e Netanyahu per un governo di unità nazionale

Israele, intesa tra Gantz e Netanyahu per un governo di unità nazionale

Dopo un anno di incertezza politica e tre le elezioni anticipate, le ultime il 2 marzo scorso, l’Israele avrà il suo governo di unità nazionale. I leader dei due principali partiti, Benjamin Netanyahu del Likud e Benny Gantz del partito Bianco e Blu, hanno trovato l’accordo nel tardo pomeriggio di ieri.

Entreranno far parte del “governo di emergenza nazionale”, come è stato definito da Gantz su Twitter, il Likud, una corrente dei parlamentari del partito Bianco e Blu, i partiti della destra religiosa e nazionalista e il partito Laburista. Alcuni membri della Knesset, il Parlamento israeliano, del partito di Gantz (15 su 34) non hanno accettato la sua decisione e si schiereranno all’opposizione insieme ai socialdemocratici del Meretz.

La carica di primo ministro sarà affidata a rotazione: per i primi diciotto mesi a Netanyahu (premier uscente), con Gantz, che in questo periodo siederà alla Difesa, pronto a subentrare alla carica di “Bibi”. Secondo quanto riportato dal Post, Esteri e Giustizia saranno affidati a esponenti del partito Bianco e Blu, Finanze e Pubblica sicurezza al Likud, l’Economia al laburista Amir Peretz.

Benny Gantz per oltre un anno si era rifiutato di formare un’intesa con Netanyahu, ritenuto incapace di governare in quanto sotto processo per corruzione, frode e abuso di potere. La prima udienza era prevista per il 24 marzo, ma a causa dell’emergenza coronavirus è stata spostata a fine maggio. Proprio l’emergenza sanitaria ha spinto Gantz a trovare un accordo per dare un governo al Paese.

Il giorno prima del compromesso, domenica 19 aprile, Gantz e Netanyahu sono stati contestati in piazza a Tel Aviv in una manifestazione organizzata per “salvare la democrazia”.

Mario Bonito