ISTANBUL – SULLE TRACCE DEGLI ATTENTATORI DELL’AEROPORTO, LE FORZE DI SICUREZZA TURCHE HANNO ARRESTATO IN DIVERSI BLITZ 13 PRESUNTI MILITANTI DELL’IS

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    Non si sono certo risparmiate nelle indagini, all’indomani del terribile attacco terroristico nell’aeroporto di Istanbul (44 le vittime ed oltre 250 i feriti),  le forse di sicurezza turche. Ed oggi, a seguito di diversi blitz in diversi quartieri della città, ha arrestato 13 individui riconducibili alla militanza ed al sostegno del sedicente Stato islamico. Come ha riportato l’agenzia di stampa Anadolu,la polizia ha eseguito irruzioni presso 16 diversi indirizzi nei quartieri Pendik e Sultanbeyli, sulla parte asiatica della città,e Basaksehir, sulla parte europea. Intanto il quotidiano turco ‘Milliyet’ ha scritto che tre degli attentatori suicidi erano cittadini del Tagikistan: uno proveniva dallo Stato russo del Daghestan, uno dall’Uzbekistan e uno dal Kirghizistan. Sul fronte dell’attentato nello scalo aereo, il ministro turco degli Interni, Efkan Ala ha spiegato che19 delle vittime erano cittadini stranieri. Alla luce degli ultimi tragici eventi,il ministro turco per i rapporti con l’Ue, Omer Celik, ha chiesto all’Europa di sforzarsi di capire quanto la lotta al terrorismo sia un “tema sensibile”per la Turchia. Un riferimento alla richiesta di modificare le leggi antiterrorismo che l’Ue ha rivolto ad Ankara nell’ambito dei negoziati per la liberalizzazione dei visti. Arrivato a Bruxelles insieme al ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu per l’apertura del capitolo 33 dei negoziati di adesione, Celik ha aggiunto che il suo paese prenderà ulteriori iniziative per rafforzare la lotta al terrorismo. “Dovremmo andare oltre il sentimento di solidarietà- ha affermato -e agire sulla base di un approccio comune”.

    M.