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    Ita, positivo il volo di collaudo: se l’Enac promuove, si decolla a ottobre

    Il primo volo di prova per Ita, la società che nascerà dalle ceneri di Alitalia, è andato bene e ora si attende solo il rilascio della certificazione dell’Enac, l’ente per l’aviazione civile: se tutto andrà secondo previsioni – e il nulla osta arriverà come ipotizza qualcuno già nelle prossime ore – il nuovo vettore inizierà a operare a partire dal 15 ottobre e già nei prossimi giorni partirà la possibilità di prenotare i biglietti che, fino a quella data, continueranno a essere commercializzati dalla vecchia compagnia mentre un apposito fondo ministeriale dovrà indennizzare i passeggeri che hanno già acquistato voli Alitalia per l’autunno inoltrato.

    Il passaggio di consegne

    Anche se Ita è l’evoluzione della storica compagnia di bandiera, sul fronte delle prenotazioni al momento pare non sia possibile trovare soluzioni più agevoli che evitino ai clienti di dover chiedere un rimborso o un voucher per i tagliandi emessi dalla società in via di dismissione: una procedura sollecitata anche dall’Europa, che ha chiesto discontinuità aziendale per dare il via libera alla nuova società. E dire che le due compagnie sono, di fatto, la stessa cosa: al di là della nuova denominazione, del nuovo management e dei bilanci ripuliti dagli errori del passato, Ita infatti userà i dipendenti e gli aerei della flotta Alitalia al termine di un processo organizzativo che però non è ancora partito. La nuova compagnia infatti ha una flotta di soli due aerei ma prima della partenza dovrà completare l’acquisto da Alitalia di 52 velivoli e quasi 3mila addetti, tra piloti e assistenti di volo.

    I tempi dell’integrazione

    Il governo ha già ribadito che farà di tutto per rispettare la complessa road map messa a punto cercando di velocizzare le procedure ma i tempi sembrano oggettivamente stretti e la storia della lunga telenovela Alitalia insegna che gli imprevisti sono sempre in agguato e poi c’è sempre la cara, vecchia burocrazia: anche la richiesta del Coa – il Certificato di operatore aereo che l’Enac deve concedere – e delle altre licenze di volo necessarie per avviare le attitivà di trasporto passeggeri nei cieli, erano partite già a febbraio quando la strategia per il varo di Ita sembrava già delineata. Nelle scorse ore, finalmente, il test di collaudo con il primo volo targato Ita ma realizzato con un aereo della flotta Alitalia preso in affitto.