Jamie Foxx festeggia 50 anni con il nuovo Robin Hood

“Cosa ci salverà dal baratro? Lo spirito di Robin Hood che dimora in ciascuno di noi” racconta Jamie Foxx  che si siede su un sofà di un albergo a Manhattan e lancia un sospiro: “So che molti, in America, vorrebbero aggrapparsi alla vetta di un monte e scappare. Ma vi chiedo un ultimo atto di fede”. L’attore, cantante e produttore americano Jamie Foxx, 50 anni,  è stato intervistato dopo glie esiti del mid-term della presidenza Trump. “Si dice che il capitalismo stia distruggendo l’arte ma non è così” dice Jamie Foxx. “Cinema e musica restano luoghi d’incanto. Ogni cosa, negli Usa, nasce da una base d’innocenza. Le nostre intenzioni sono sempre buone”. Il suo biopic di Ray Charles nel 2004, tra sax e occhialoni scuri, gli ha fatto vincere un Oscar: “Dopo sei ore di protesi agli occhi, diventi cieco e ti restano soltanto le orecchie. Il colore della pelle non esiste più per nessuno”. Nello stesso anno Foxx ottiene una nomination per Collateral recitato a fianco di Tom Cruise (Foxx ha una relazione con Katie Holmes, ex moglie di Cruise,).  Si susseguono altre interpretazioni come in Jarhead, nei panni di Curtis Taylor Jr. in Dreamgirls, il detective Ricardo Tubbs nel remake di Miami Vice, fino a Django Unchained: “Quentin Tarantino è un gentiluomo. Si fermava dopo ogni scena a chiedere a me e a Kerry Washington se stavamo bene, a costo di rallentare le riprese. Andare al galoppo sembra una passeggiata, invece dentro di me pregavo Gesù di farmi scendere”. Ora l’attore statunitense, dal 22 novembre, torna in sala con ‘Robin Hood – L’origine della leggenda’. Foxx, a specifica domanda se Robin Hood sia ancora un eroe attuale, lui risponde così: “Gli Stati Uniti avrebbero bisogno di un nuovo Robin Hood che ruba ai ricchi per donare ai poveri, e rimetta ordine nella gerarchia del sistema monetario. Alla fine, le degenerazioni che vediamo, ruotano tutte attorno a una sola cosa: il potere. Lo spirito di Robin Hood vive nei disperati in fila per un piatto di cibo, in quelli che scendono in piazza a protestare contro le ingiustizie, nelle donne che denunciano le molestie, nei giornalisti che lottano per la libertà di informazione e di opinione. Vedo parecchi Robin Hood di questi tempi”.