Junker: crescita zero e Tav nel mirino

    Junker: crescita zero e Tav nel mirino. Nel corso del suo intervento a “Che Tempo Che Fa” Juncker parla di crescita zero e Tav come due dei nodi portanti dell’attuale situazione italiana: e se in tema di crescita zero Junker è chiaro e ne parla come del punto focale attorno a cui di fatto si dilatano tutti gli altri problemi del Bel Paese, dall’altra parte la TAV resta un obiettivo da centrare, sempre dal suo punto di vista. “La crescita zero farà aumentare i problemi dell’Italia” dice Junker appunto. Mentre la Tav per il presidente della Commissione europea va realizzata: “La Ue ci mette 888 milioni”.

     Junker: crescita zero e Tav nel mirino: la Ue ci investe 888 milioni, dice il presidente della Commissione Europea.

    L’evento della partecipazione televisiva di  Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, al noto programma di Fabio Fazio “Che Tempo Che Fa” diventa l’occasione per poter parlare del momento che sta vivendo l’Italia e della bassissima crescita del movimento economico nazionale. Junker in tema di crescita zero è abbastanza chiaro: “Noi lo avevamo previsto. Tutti noi riteniamo che la crescita arriverà allo 0,2 per cento, cioè allo zero. Sarà una sorta di stagnazione. Il che vuol dire che i problemi dell’Italia continueranno a crescere”. Poi, il chiarimento: “La crescita italiana è in ritardo rispetto all’Europa da 20 anni. Bisognerà che l’Italia torni a scoprire gli strumenti che permetteranno di rilanciare la propria crescita. Ma dire che l’Italia costituisce un rischio è una esagerazione” ha chiarito in merito a quanto emerso di recente in relazione al Fondo Monetario Internazionale da cui, come è noto, parrebbe che la bassa crescita del Pil italiano e l’alto debito pubblico sarebbero un elemento di pericoloso contagio con altre economie nazionali. Per il presidente della Commissione Ue, l’Italia ha il dovere di prendere in mano la situazione del debito pubblico per annullare gli effetti della crescita zero e delle conseguenze dirette: “Il livello di debito pubblico è uno dei più alti al mondo”. I due fattori della bassa crescita e del debito alto, mostrano uno Juncker preoccupato. La stessa cosa vale per la Tav. “La Tav va fatta, l’Ue ci mette 888 milioni di euro” e del resto “è importante per ragioni economiche, sociali e ambientali, quindi va fatta, ne vale la pena”