Home SPORT CALCIO Juventus: la Sarri-revolution è già iniziata?

Juventus: la Sarri-revolution è già iniziata?

Juventus

Dopo 5 anni di successi in Italia e due finali di Champions League raggiunte, è finita l’era di Massimiliano Allegri alla Juventus. Il nuovo corso dei bianconeri avrà l’ex rivale Maurizio Sarri in panchina anche se gli obiettivi per la stagione restano gli stessi: conquistare il nono Scudetto consecutivo e inseguire quella Champions che manca dal 1996. Ma cosa è cambiato con l’arrivo del tecnico fresco vincitore dell’Europa League col Chelsea?

Impossibile non partire dall’analisi dell’ennesimo calciomercato a 5 stelle della Vecchia Signora. Il colpo più scintillante è stato l’acquisto di Matthijs De Ligt, ventenne difensore olandese cercato da mezza Europa e sbarcato a Torino per 75 milioni di euro. Insieme a lui, per rinforzare la difesa, sono arrivati il terzino Danilo come contropartita tecnica nello scambio che ha portato Cancelo al City e Merih Demiral, centrale turco che ha incantato nell’ultima stagione a Sassuolo. In più c’è stato anche il ritorno della leggenda Buffon, pronto a rivestire i panni di secondo portiere e chioccia per i giovani dello spogliatoio.

Due le novità anche a centrocampo, entrambe a parametro zero. Dall’Arsenal è arrivato Aaron Ramsey mentre dal PSG è sbarcata la stella Adrien Rabiot, mezzala della nazionale francese. Hanno invece lasciato Torino, oltre a Cancelo, Moise Kean, passato all’Everton e Luca Spinazzola, ceduto a titolo definitivo alla Roma nello scambio che ha portato Pellegrini a Torino.

Un mercato importante che ha reso la Vecchia Signora una vera e propria corazzata. E se le rivali si fanno più pericolose, Inter e Napoli in testa, è sempre la Juve in pole position per lo Scudetto. La prima conferma è arrivata nello scontro diretto con i partenopei della seconda giornata di campionato, vinto per 4 a 3 al termine di una delle gare più spettacolari degli ultimi anni. Risultato che fa il paio con il successo esterno dell’esordio col Parma e che vede i ragazzi di Sarri già primi a punteggio pieno.

Ma cos’è cambiato con l’avvicendamento alla guida tecnica? Impossibile avere risposte definitive dopo soli due turni di campionato e con un mercato ancora aperto. Qualche novità, però, già si intravede e riguarda l’aggressione sui portatori di palla e il numero di palloni recuperati. La Juve è la squadra che ha recuperato più palloni nell’ultimo terzo di campo nei primi 180 minuti di Serie A 2019/2020. Il dato del 22% è nettamente superiore a quello registrato lo scorso anno con Allegri. Basti pensare che nell’ultimo campionato i bianconeri hanno viaggiato a una media di 19,3% palloni conquistati in quella zona del terreno di gioco e che dopo le prime due erano appena al 13,6%.

Un’inversione di tendenza netta per una squadra meno attendista, più corta e più attenta al pressing alto. I fondamenti difensivi del “Sarri-ball”. E se l’assetto difensivo e in fase di non possesso sembra già cambiato, già dalla prossima giornata si attendono miglioramenti in avanti dove i perfetti meccanismi ideati dal tecnico si stanno ancora “scontrando” con l’abitudine alla ricerca della giocata individuale.

A Sarri spetterà anche un compito molto difficile: quello di gestire una rosa estremamente folta e ricca di campioni che, per forza di cose, dovranno spesso sedersi in panchina. Sfida non semplice per un allenatore a cui ai tempi di Napoli si rimproverava di far giocare sempre i soliti 11. Nelle prime due di campionato sono stati esclusi dai titolari: Buffon, Danilo, Demiral, Rugani, Cuadrado, Emre Can, Bentancur, Rabiot, Ramsey, Dybala e Bernardeschi. Praticamente un’altra squadra da Champions. Con la Fiorentina, però, dovrebbero partire dall’inizio Danilo e Rabiot dando il via a un turnover necessario in vista del tour de force di settembre. Intanto l’ex allenatore del Chelsea ha avuto un merito: quello di rivitalizzare Higuain e Douglas Costa, finiti ai margini del progetto Allegri la scorsa stagione. Entrambi promossi titolari sia col Parma che col Napoli, hanno ripagato la fiducia accordata con gol, assist e prodezze in serie. Davvero niente male per due ragazzi che durante il calciomercato erano stati accostati a mezza Europa.