Home POLITICA ESTERI Khamenei, “Jihad in Palestina dovere islamico”

Khamenei, “Jihad in Palestina dovere islamico”

In Iran oggi è la giornata di Qods, Gerusalemme in arabo. Una ricorrenza annuale che cade nell’ultimo venerdì di Ramadan per sostenere i palestinesi e condannare “il virus Israele“. Così è stato definito ieri dai pasdaran, i guardiani della rivoluzione iraniana, alla vigilia delle celebrazioni.

Oggi dovevano tenersi invece cortei e manifestazioni, ma a causa della pandemia sono stati annullati. L’odio, quello no. “Il Jihad e la lotta per liberare la Palestina sono doveri islamici“, ha detto la guida suprema iraniana, Ali Khamenei, in un discorso trasmesso in diretta radiotelevisiva. È “un grave errore – sostiene Khamenei – considerare la questione palestinese solo come una questione araba”. L’obiettivo è “la liberazione di tutte le terre palestinesi e il loro ritorno in patria”.

La dichiarazione di Khamenei arriva pochi giorni dopo la formazione del nuovo governo israeliano. Un esecutivo, con a capo nuovamente Benjamin Netanyahu (per 18 mesi), che ha come obiettivo l’annessione della Valle del Giordano e degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Un programma sostenuto anche dagli Stati Uniti nel cosiddetto ‘accordo del secolo’.

“L’occupazione delle terre palestinesi – ha concluso Khamenei – e la formazione del tumore canceroso dei sionisti come base per l’Occidente nella regione non devono essere dimenticate” e “il virus del sionismo dovrà essere estirpato dalla regione”. Con la forza, perché è “il solo linguaggio che i sionisti capiscono”.

Mario Bonito