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Kiev rivela: “Allo studio il piano dell’Italia per la fine della guerra”. Di Maio: “Siamo un Paese credibile”. Guerini: “Un ruolo conquistato”

Come ormai noto un po’ tutti a turno (da Erdogan, ai vari leader europei), si sono proposti per farsi garanti del processo di pace fra la Russia e l’Ucraina.

Tuttavia, è notizia di oggi, il ‘Kiev Independent’ ha pubblicato un’intervista a Oleg Nikolenko (nella foto), portavoce del ministero degli Esteri ucraino, il quale ha annunciato che le autorità “stannostudiando il piano messo a punto dall’Italia per mettere fine alla guerra”.

Di Maio: “L’Italia è credibile nel proporre un piano di pace, perché non ci siamo mai tirati indietro, sostenendo il popolo ucraino dall’invasore”

Una notizia che ovviamente non trova impreparato il nostro ministro degli esteri che accomandato la notizia rimarcando che “Italia è credibile nel proporre un piano di pace e questa credibilità è legata al fatto che come Italia abbiamo pienamente sostenuto finanziariamente supportato la legittima difesa dell’Ucraina con tutti i nostri mezzi, Questo ci dà la credibilità per parlare di dialogo perché non ci siamo mai tirati indietro quando bisognava sostenere popolo ucraino dall’invasore che in questo momento sta ancora colpendo i civili di quel Paese“.

Di Maio: “La presidenza italiana è stata segnata dalla drammatica aggressione russa all’Ucraina, un attacco ai nostri principi e valori”

Come risaputo, ha quindi continuato Di Maio, ”La presidenza italiana è stata segnata dalla drammatica aggressione russa all’Ucraina, un attacco ai nostri principi e valori, gravido di ripercussioni umanitarie, di sicurezza ed economiche. Si è trattato perciò di un esercizio complesso che ha richiesto la gestione della sospensione prima e poi dell’esclusione della Federazione Russa dal Consiglio d’Europa“.

Di Maio: “Come presidenza abbiamo cercato con determinazione di agire con senso di equità nel rispetto delle posizioni di tutti”

Dunque, ha proseguito il ministro, ”In questo percorso istituzionale e politico senza precedenti, siamo stati guidati dalla consapevolezza della sfida e dal vostro sostegno nell’interesse condiviso a muoversi uniti su una scelta di grande importanza strategica in difesa della credibilità dell’organizzazione e dei suoi principi e valori. Come presidenza abbiamo cercato con determinazione di agire con senso di equità nel rispetto delle posizioni di tutti. Spetta, poi, a voi giudicare se siamo riusciti in questo intento“.

Di Maio: “Il Consiglio Europeo dovrà identificare modalità e strumenti per preservare il dialogo e, laddove è possibile, la cooperazione”

Certo, rivela poi il titolare della Farnesina, ”Desta grande preoccupazione l’idea che a seguito dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina una nuova cortina di ferro possa rendere impossibile comunicare con la popolazione russa e bielorussa”. Dal canto nostro, spiega, “Non possiamo venir meno al nostro dovere di lasciare una porta aperta per coloro che rifiutano l’aggressione, per i difensori dei diritti umani, per quella parte della società civile che condivide i nostri valori del Consiglio d’Europa – conclude – Il Consiglio dovrà identificare modalità e strumenti per preservare il dialogo e, laddove è possibile, la cooperazione con queste realtà”.

Guerini: “La situazione del conflitto è ancora intensa, e le operazione sul terreno militare sono significative”

Dal canto suo il ministro della Difesa ha commentato che  La situazione del conflitto è ancora intensa, le operazione sul terreno militare sono significative, sono concentrate in alcune zone dell’Ucraina, quelle che dal Donbass scendono verso sud-est“.

Guerini: “Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina, e ad implementare ogni sforzo per avere negoziati veri ed il cessato il fuoco”

Certo, spiega Guerini, ”La reazione della comunità internazionale è stata sicuramente un sostegno fondamentale alla resistenza ucraina che ha consentito di respingere i piani dell’aggressione di Putin. Dobbiamo, però, continuare da un lato a sostenere l’Ucraina e dall’altro lato implementare ogni sforzo per avere negoziati positivi e veri per arrivare al cessato il fuoco ed avere un negoziato per la pace. E’ chiaro, però’ che le condizioni per cui questo può avvenire lo sceglie l’Ucraina, non possiamo certo sceglierlo noi”.

Guerini: “Il ruolo che abbiamo fin qui svolto ci dà forza anche per svolgere un ruolo anche nella soluzione diplomatica: è quello che il governo sta facendo”

La comunità internazionale credo che abbia ancora una volta la responsabilità da un lato di sostenere un paese aggredito e dall’altro lato implementare e sostenere tutti i canali della comunicazione e di dialogo, e l’Italia sta facendo questo. Lo può fare perché ha partecipato con grande spirito di coesione e con grande spirito di responsabilità alle iniziative della comunità internazionale e degli altri paesi europei e dei nostri partner transatlantici, e lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo e continueremo a farlo. Ma questo ruolo che abbiamo fin qui svolto ci dà forza anche per svolgere un ruolo anche nella soluzione diplomatica: è quello che il governo sta facendo”.

Guerini: “Ieri Draghi in Parlamento lo ha detto molto chiaramente, si tratta di uno sforzo che può essere condiviso da tutta la maggioranza”

Dunque, ha poi concluso il ministro della Difesa, “Penso che il presidente Draghi ieri in Parlamento lo abbia detto molto chiaramente. Penso che questo sforzo possa essere uno sforzo condiviso da larga parte del Parlamento così come è avvenuto nella risoluzione dell’inizio del conflitto, nella conversione del decreto legge Ucraina, ed anche nel dibattito di ieri“.

Max

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Max Tamanti