KIM ’COLPISCE ANCORA’: ENNESIMO TEST BALISTICO. GLI USA: E’ IN GRADO DI COLPIRCI

    Come hanno tenuto a sottolineare da subito gli esperti militari americani, se il missile fosse stato lanciato seguendo una traiettoria convenzionale, dopo aver percorso una distanza di 13mila chilometri, non avrebbe avuto problemi a colpire “qualsiasi parte del territorio continentale degli Stati Uniti”. James Mattis, segretario alla Difesa Usa, ha affermato che si tratta in assoluto della gittata più lunga tra quelle fin qui testate dai missili nordcoreani. Ieri mattina infatti (quando in Italia erano le 19.17), un missile è caduto a circa 250 chilometri dalle coste nordorientali del Giappone. Come ha poi riferito l’agenzia di stampa nordcoreana, ’Yonhap’, Kim Jong-un in persona ha autorizzato l’ennesimo lancio, testando il nuovo missile balistico intercontinentale Hwasong-15, che raggiunto un’altitudine di 4.475 chilometri percorrendo 950 chilometri in 53 minuti. Come hanno riferito fonti militari di Pyongyang, c’è grande soddisfazione perché il nuovo vettore può trasportare una testata nucleare, e tale test ha quindi consentito al regime nordcoreano di “realizzare la grande causa storica di completamento della propria forza nucleare”. Dunque Kim torna a sfidare la comunità internazionale, nonostante la guerra di nervi seguita alle dure sanzioni seguite al lancio del 15 settembre quando un missile balistico a medio raggio, sorvolando il Giappone, finì nell’Oceano Pacifico. Particolarmente scosso dall’ennesimo lancio il presidente Trump, il quale ha affermato che il suo Paese è deciso ad affrontare la questione “molto seriamente”. Dal canto suo Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che questo nuovo lancio nordcoreano mostra un “completo disprezzo delle posizioni della comunità internazionale”. In risposta al test ordinato da Kim, la Corea del Sud ha immediatamente avviato un’esercitazione missilistica della durata di 20 minuti, con il presidente Moon Jae che ha duramente condannato l’accaduto, chiedendo al regime di Pyongyang di fermare le “scelte spericolate e di sedersi al tavolo del dialogo”. Dopo aver annnuciato che il suo paese intensificherà la pressione sulla Corea del Nord, da Tokyo (dove erano stati registrati segnali radio che suggerivano che la Corea del Nord stava preparando un lancio), il premier Shinzo Abe ha definito questa nuova provocazione di Kim “assolutamente intollerabile”.
    M.