Kit Quadro Revolution: l’analisi tecnica

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    Tutto sul kit Quadro Revolution Piaggio 70 cc
    Dopo aver testato in pista gli scooter con il kit Quadro Revolution, vi presentiamo questo innovativo gruppo termico in un’attenta analisi tecnica.

     
    Il kit Quadro Revolution è un gruppo termico per scooter Piaggio e Honda orizzontale e verticale (per il momento)  disponibile in 3 diverse configurazioni: due 70 cc (un corsa corta 47,6 mm x 39,3 mm e un corsa lunga 45 mm x 44 mm) e un 78 cc (47,6 mm x 44 mm).
    Abbiamo avuto modo di testare in pista i 2 70 cc, corsa corta e corsa lunga, verificando con le nostre prove strumentali che la soluzione corsa lunga è quella più performante, anche se non utilizzabile in gara per questioni regolamentari.
    La soluzione corsa quadra, infatti, permette di ottenere la massima superficie delle luci a parità di cilindrata e diagramma di distribuzione: ciò si traduce in maggiore potenza e coppia in quanto il motore “respira” in modo più corretto. Sui 2 tempi corsa lunga e sui corsa corta, infatti, per questioni prettamente geometriche,  la superficie delle luci di travaso e scarico risulta sempre inferiore a quello che si può ottenere da un corsa quadra. Per rendere chiaro questo concetto, guardate le foto 2, 3, 4 e 5: la differenza tra le luci di travaso e scarico di un 70 cc trofeo corsa corta e il 70 Quadro Revolution è notevole in quanto i travasi hanno un’area di oltre il 20% più ampia a parità di diagramma di distribuzione!  Per questa ragione, in tutte le competizioni dove la regolamentazione non impone misure caratteristiche, tutti i progettisti scelgono per i loro motori 2 tempi misure equivalenti di alesaggio e corsa (vedi nel kart e nelle 125 GP o cross, dove le misure universalmente impiegate sono 54 mm x 54 mm). Diverso è il criterio di scelta nei motori 4 tempi che, respirando attraverso valvole ricavate sulla testa, privilegiano soluzioni a corsa corta per avere maggiori superfici di passaggio.
    Il corsa quadra garantisce poi altri vantaggi. Nel caso specifico di un cilindro scooter, la riduzione dell’alesaggio garantisce la possibilità di un maggiore spazio per i canali di travaso, notoriamente piuttosto limitati in questa tipologia di motore per via della presenza dei prigionieri molto vicini alla canna.
    La riduzione dell’alesaggio assicura poi il vantaggio di poter contare su una camera di scoppio più compatta, riducendo il rischio di detonazione e potendo così lavorare con un rapporto di compressione geometrico e altezze di squish molto più estremizzati a parità di carburante utilizzato. Una camera di scoppio più compatta fa si che la combustione sia più omogenea e non vi siano sacche di gas freschi, lontane dal fronte di fiamma, pronte ad esplodere in modo incontrollato (fenomeno di detonazione): quando l’alesaggio aumenta, è più facile che parte dei gas freschi più lontano dal punto di innesco della combustione (candela), schiacciate dall’espansione del fronte di fiamma, possano esplodere in modo incontrollato danneggiando cilindro e pistone.  Sembra che con il kit Quadro 45 x 44 ci si possa spingere anche verso un rapporto di compressione geometrico paria 18/1 contro i 16/1 del corsa corta, impiegando benzina verde.
    Un pistone più piccolo, poi, tende ad essere più leggero e in grado di smaltire più facilmente il calore accumulato durante la fase di combustione, a tutto vantaggio dell’affidabilità e della riduzione del rischio di autoaccensione. 
    Segmenti di diametro inferiore riducono il blow-by, ovvero il trafilaggio dei gas combusti con relativa perdita di pressione sul pistone (che causa perdita di potenza e rischio di grippaggio dovuto alla combustione del velo di olio lubrificante presente sulla canna): il trafilaggio avviene più facilmente ai bassi e medi regimi, quando i gas combusti hanno più tempo per scavalcare il segmento di quanto non ne abbiano ai regimi di rotazione più elevati.  
    L’aumento della lunghezza del braccio di manovella (ovvero l’interasse tra il perno di biella e l’asse dell’albero motore) fa poi si che il motore garantisca sempre maggiori valori di coppia rispetto uno di analoga cilindrata, ma a corsa corta.
     
    I vantaggi del kit Quadro Revolution 45 mm x 44 mm possono essere riassunti in 3 punti essenziali:
     
    1)Migliore rendimento volumetrico, grazie alla presenza di luci di maggiore superficie rispetto ad un motore di analoga cilindrata con corsa corta o corsa lunga;
     
    2)Migliore rendimento termico, grazie alla possibilità di aumentare il rapporto di compressione senza rischio di detonazione.
     
    3)Migliore rendimento organico, grazie ad un braccio di manovella maggiore che assicura più coppia a tutti i regimi.
     
    Il cilindro
    Il cilindro (foto 15) è fuso in terra con una lega di alluminio ad alto tenore di silicio, trattata termicamente. La qualità della fusione, pur essendo in terra, è molto valida. Il gruppo termico ha una conformazione esterna cilindrica, per ottenere la testa e il coperchio mediante lavorazione meccanica e senza dover affrontare le spese per un nuovo stampo. Esternamente è molto razionale ed esteticamente riuscito. Visto dalla parte superiore, mostra 8 fori di fissaggio (foto 10): originariamente la testa doveva essere svincolata dal cilindro mediante due diversi fissaggi per evitare deformazioni dovute alla dilatazione del cilindro a caldo. Questa soluzione, però, ancora non è stata implementata dal giovane progettista di questo kit, Lorenzo Fiori.
    La distribuzione è a 6 luci di travaso, con scarico sdoppiato con traversino. I travasi appaiono anche visivamente piuttosto ampi (foto 6). La loro conformazione ricorda molto la scuola Honda di ultima generazione (quella del famigerato “cilindro di Pedrosa” che tutti abbiamo ammirato): il travaso primario ha forma trapezioidale ed ha il lancio superiore inclinato verso l’alto (foto 7, 11). Il giro di opposizione allo scarico, per diminuire la perdita di gas freschi durante il lavaggio (fenomeno di corto circuito) è molto accentuato al fine di aumentare il rendimento di intrappolamento (ovvero aumentare la quantità di gas freschi nel cilindro evitando, appunto, la perdita per corto circuito). Il travaso secondario ha il classico “cucchiaio” nella zona posteriore per migliorare il lavaggio ed è al limite con il passaggio del prigioniero (foto 8): pare che in fase di lavorazione meccanica di foratura, alcuni cilindri vengano scartati proprio perché il foro del prigioniero passa nel travaso!
    La controluce ha una buona raggiatura e il getto correttamente orientato.
    Lo scarico è realizzato in modo piuttosto razionale (foto 9), con la parte superiore piatta (per sfruttare al massimo l’effetto blow down, ovvero calo repentino di pressione, per aumentare il segnale di depressione e il riempimento del cilindro) (foto 12, 13 e 14) anche se sarebbe stato preferibile un traversino più spesso e una forma del condotto più schiacciata in prossimità del collettore di scarico.
     
    La testa
    La testa è di tipo scomponibile, con ghiera di fissaggio tipo Aprilia GP. La conformazione della cupola è di tipo emisferico (foto 16).
     
    Il parere di Scooter Webzine
    L’esperimento condotto da Lorenzo Fiori con il suo kit Quadro Revolution ha confermato una tesi già assodata nel mondo dei motori 2 tempi ad alte prestazioni: la migliore soluzione è con le misure di alesaggio e corsa più vicine possibile tra loro. I test al banco prova e in pista hanno confermato questa tesi senza timore di smentita.
    Il giovane tecnico romagnolo ha intenzione di commercializzare il suo kit con la possibilità di fornire uno scarico specifico e tutti gli accessori per ottenere il massimo delle prestazioni.
     
    Contatti
    Lorenzo Fiori Motorevolution
    Contatti: tel. 333 3903395 http://www.motorevolution.tk/
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