L’Italia fuori dall’Euro entro il 2019 gela mercati, Francia e Germania

    I giornali francesi hanno iniziato a parlare d’Italia fuori dall’Euro. In Francia molti pensano che il Belpaese uscirà presto dall’Europa economico-finanziaria. La reazione francese è scattata dopo che Di Maio e Conte hanno dichiarato, in occasione del meeting sull’immigrazione a Bruxelles, che “in caso di mancanza di una risoluzione condivisa l’Italia non avrebbe più pagato la sua quota al bilancio europeo”.
    E’ un vero e proprio golpe finanziario contro il governo italiano. Puntuale l’agenzia di rating Fitch, al pari d’un avvoltoio, ha fornito le prime valutazioni sul debito pubblico italiano: “L’Italia è alla deriva”. Domani, Venerdì 31, l’agenzia di rating darà la sua valutazione ufficiale sull’Italia, che non dovrebbe essere drammatica ma sicuramente non positiva. Il peggio però arriverà a settembre, quando a darla saranno le altre due agenzie, Moody’s e Standard & Poor’s (note per deprimere e svalutare i paesi).
    Una tempesta finanziaria a cui l’Italia potrebbe rispondere con l’Italexit.
    La tempesta finanziaria potrebbe abbattersi sull’Italia a partire dai primi giorni di settembre, proprio come aveva preannunciato il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti.
    Le prime dichiarazioni di Fitch non tranquillizzano affatto gli economisti italiani, anche se il rating attuale BBB non dovrebbe cambiare. Attualmente siamo appena a due livelli sopra il livello spazzatura, i famosi junk bond, che portano i Paesi a fare la fine di Grecia e Argentina. Ad incattivire i mercati sarebbero le dichiarazioni del governo che tuona contro l’Europa e non vuole tenere conto del deficit del 3%. Quindi i mercati dicono di gradire l’immigrazione verso l’Italia. Ed a questo punto sorge il dubbio che i mercati siano i veri nemici dello Stivale.
    Salvini e Di Maio negano la volontà di uscire dall’Europa e dall’Euro, ma nei fatti il governo gialloverde si pone in contrasto con i regolamenti UE e, soprattutto, non accetta i diktat di Francia e Germania. Atteggiamento che piace all’elettorato italiano, che sempre più vuole l’Italexit, con conseguente morte dell’euro e rischio di emulazione da parte degli altri Paesi. Un caos finanziario che, secondo molti esperti, porterebbe l’Italia a crescere economicamente.
    I mercati tremano, ma solo violando il tetto del 3 (con forti politiche espansive nella spesa pubblica) si può tornare a crescere a ritmi cinesi.