L’OSCAR HELEN MIRREN CONTRO LA XYLELLA: INVITA HOLLYWOOD ‘AD ADOTTARE GLI ULIVI DEL SALENTO’

Dopo l’Oscar per la sua straordinaria interpretazione nei cinema con ’The Queen’, Helen Mirren si appresta ora a vincere quello della solidarietà. Stamane infatti l’attrice – accompagnata questa mattina tra gli ulivi millenari dal presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno, e dal direttore Giuseppe Brillante – si è recata a Strudà, frazione di Vernole (provincia di Lecce), in località Masseria Visciglito. Qui la Mirren ha potuto ammirare la ’Regina’, un ulivo bimillenario attaccato dal batterio da quarantena che provoca il rapido disseccamento delle piante. Impressionata da tale situazione, l’attrice, parlando con Piccinno ha accettato di invitare i suoi colleghi di Hollywood ad una sorta di ’adozione a distanza’, ammirando anche altre quattro piante, dell’uliveto di Vernole, ciascuna di oltre 2mila anni, e tutte colpiti dal batterio, un fenomeno che nella solo nel leccese ha già coinvolto circa 500mila ulivi ultra centenari. “Aiutiamo il Salento a salvare i suoi ulivi monumentali che sono un capolavoro d’arte – ha affermato l’attrice al termine della visita – Piante dallo straordinario valore agronomico e paesaggistico, alcune di oltre 2000 anni di età, sono sotto l’attacco del batterio xylella fastidiosa. Mi sono commossa nel vedere ulivi che c’erano già ai tempi di Virgilio e Augusto ridotti ora così. Tanti miei colleghi di Hollywood amano il Salento. Ma serve l’impegno di tutti per provare a fermare la fitopatia che ha colpito gli ulivi. Questo è l’unico territorio al mondo in cui non si può piantare un albero di ulivo. Gli olivicoltori salentini chiedono alle istituzioni italiane ed europee di cancellare questo assurdo divieto per poter riprendere a piantare nuovi ulivi e garantire un futuro olivicolo al Tacco d’Italia. E’ importante aiutare gli olivicoltori a sostenere il peso di questo problema – ha rimarcato la Mirren – non dobbiamo lasciarli soli. La terra salentina è stata coltivata per secoli dalle famiglie e tutto questo deve continuare”. Dal canto suo il presidente di Coldiretti Lecce ha aggiunto: “Stiamo perdendo i gioielli di famiglia che rappresentano non solo un valore economico importante ma anche le nostre radici e li stiamo perdendo nel silenzio più assurdo, con i salentini che si sono forse rassegnati all’idea di perdere gli alberi monumentali e chi è fuori dal Salento che pensa che la malattia sia stata arginata”. Quindi, il direttore Brillante ha sottolineato che “C’è un deficit di comunicazione che va assolutamente colmato e in questo ci può aiutare un personaggio così prestigioso a livello internazionale come la signora Mirren che ha dimostrato di amare incondizionatamente il Salento. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per provare a salvare questi straordinari monumenti vegetali ed insieme dare un futuro agli imprenditori agricoli salentini”. L’attrice frequenta molto il Salento dove, insieme al marito – il regista americanto Taylor Hackford – ha acquistato una masseria cinquecentesca dove coltiva lemograni. Ad invitare l’attrice a sposare la causa delle piante malate, oltre agli olivicoltori, anche i sindaci di Vernole (Luca De Carlo), e quello della ‘sua’ Tiggiano (Ippazio Morciano). La Mirren, per spiegare il suo amore verso questa terra, si è più volte definita una “contadina salentina”. , che hanno voluto testimoniare con la propria presenza l’impegno nella lotta alla terribile fitopatia.
M.