Home POLITICA ESTERI La Cina bacchetta gli Usa: “Non dovete abusare della forza”

La Cina bacchetta gli Usa: “Non dovete abusare della forza”

Inevitabilmente, il violentissimo raid Usa che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, ha in qualche modo destabilizzato l’intero sistema geo-politico mondiale, trasferendo di fatto i ‘giochi di potere’ dai mercati finanziari a quelli bellici. Dunque la faccenda ora si fa seria e, come è logico che sia, nessuno ha interessi a prodursi in costosi conflitti, anche per le conseguenze ‘politiche’ che poi questi comportano all’interno dei vari stati. E’ anche vero però che, a torto o a ragione che sia, gli americani hanno il ‘grilletto’ facile, e questo non è più un sistema di ‘persuasione’ possibile, soprattutto con l’avvento sulla scena mondiale di nuove forze, per altro militarmente avanzate.
E’ il caso della Cina ad esempio che, in virtù di un potere economico acquisito, oggi può dire la sua sapendo di aver sicuro ascolto. Così Pechino ha ufficialmente ‘avvertito’ gli Usa affinché “non abusi della forza”. Come ha infatti dichiarato Wang Yi, ministro degli Esteri cinese, dopo aver colloquiato telefonicamente col suo omonimo iraniano ( Javad Zarif), “La pericolosa operazione militare americana viola le norme fondamentali delle relazioni internazionali ed aggrava le tensioni e le turbolenze regionali“.

Francia e Germania subito accanto a Pechino…

Allo stesso mondo, Francia e Germania (sempre presenti dove ci sono i poteri economici!) si sono subito interfacciate con Pechino, da dove è partito anche un appello nei confronti dell’Iran affinché, visto l’accaduto, non decida di abbandonare l’accordo sul nucleare o, peggio, prendere iniziative che in qualche modo lo violino. Nello specifico Yves Le Drian, ministro degli Esteri francese, ha affermato di aver condiviso con il collega tedesco (Heiko Maas), la volontà di adoperasi perché non venga meno “l’obiettivo centrale della de-escalation e del mantenimento degli accordi di Vienna“, posizione sulla quale fra i tre paesi “c’è stata grande convergenza”. Dunque anche qui è stato espresso un appello nei confronti di Teheran perché “eviti qualsiasi misura che violi l’accordo sul nucleare”.

Il gran lavoro diplomatico di Mike Pompeo

Nel frattempo, per quel che riguarda i rapporti fra Iran ed Usa, è giunta notizia che Mike Pompeo (segretario di Stato Usa, quello che incontrandolo il ‘nostro’ Di Maio chiamò Ross!), ha avuto un lungo colloquio telefonico con il presidente iracheno Barham Salih, per spiegare “della decisione del presidente Donald Trump di intraprendere azioni difensive a protezione del personale americano”. Quindi, cercando di rasserenare gli animi, su Twitter poi Pompeo avrebbe dichiarato che “gli Stati Uniti rimangono impegnati per la de-escalation“. Nell’ambito delle sue competenze e virtù diplomatiche, il segretario di Stato Usa (che nella foto è con Wang Yi), ha parlato anche con Mohammed bin Zayed – principe ereditario di Abu Dhabi – il quale ha detto che “Gli Emirati Arabi uniti sono preoccupati per le continue provocazioni militare del regime iraniano“. Dunque apparentemente la situazione sembrerebbe un pochino migliorare, questo non toglie però l’eventualità che di qui a poco, ‘come per incanto’, possano verificarsi attentati terroristici da parte di ‘gruppi terzi’, e a danno dei paesi occidentali…
Max