LA CODA DI MAFIA CAPITALE SPOSTA LE INDAGINI SUL CARA DI MINEO: 6 INDAGATI E PERQUISIZIONI. PRESENZE DI MIGRANTI GONFIATE PER INTASCARE I FONDI

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    In scia all’inchiesta romana di ‘Mafia Capitale’, stamane su delega della procura della Repubblica di Caltagirone, gli agenti della squadra mobile di Catania e del commissariato di Caltagirone hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro ma, soprattutto, un’informazione di garanzia nei confronti di sei persone, su presunti illecitinella gara d’appalto per la gestione triennale dei servizi delCara di Mineo(Catania).  avviata, come spiega la polizia, in seguito ai risultati dell’inchiesta Mafia Capitale. La gara, indetta il 24 aprile 2014, fu ritenuta illegittima dall’Autorità nazionale anticorruzione. “L’analisi della contabilità relativa alle presenze giornaliere dei migranti ospiti del Cara di Mineo, finalizzata alla liquidazione delle somme spettanti all’ente gestore – spiegano gli inquirenti – ha evidenziato che sono stati rendicontati e corrisposti, negli anni 2012, 2013, 2014 e 2015, importi superiori a quelli dovuti, per un ammontare di circa un milione di euro Sono tutt’ora in corso perquisizioni presso società in tutto il territorio nazionale”. Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello Stato e dell’Unione Europea, le motivazioni.

    M.