Home BENESSERE A TAVOLA La dieta dei geni: moda e dubbi. Indicazioni per l’uso

La dieta dei geni: moda e dubbi. Indicazioni per l’uso

Diete, diete e ancora diete. Siamo ad Agosto e, certo, la mania della prova costume dovrebbe essere superata da un pezzo e, si sa, in piena estate forse un eccesso tira l’altro e il più è fatto: dimagrire per essere in forma a torso nudo o in bikini, forse, è qualcosa su cui concentrarsi in tempi previ, certo non nel clou dell’estate. Ma è pur vero che è sempre meglio iniziare a seguire un buon regime tardivamente che non farlo mai.

Già, il punto è questo: iniziare una dieta, ma una dieta coscienziosa e sicura. Esiste? Indubbiamente le tecniche e le metodologie dietetiche oggi sono molteplici, molte ottimali, tante controverse, altre ancora nocive e deleterie. Capire come orientarsi è divenuto sempre più complicato anche perchè l’offerta di diete e sistemi di dimagrimento rapidi e miracolosi, ormai, sono all’ordine del giorno.

Chissà se, e in quale novero, si solca la cosiddetta dieta dei geni, una nuova crescente ondata di moda alimentare che si sta facendo notare in questi ultimi tempi. Ma che cosa sarà mai, e come funziona?

Diete dimagranti: ecco la dieta dei geni e come funziona

Oggi ci si interroga: la Dieta dei Geni funziona davvero? E esattamente che cosa è? In poche parole, si tratta di un ultimo ritrovato in termini di variazione matabolica strutturale che, in modo spiccio implica una variazione in uno dei geni legati al metabolismo cosicché si modifichi il funzionamento del gene.

Sembra complicato, ma non lo è, almeno nella pratica. Significa interagire sul gene stesso provocando dei cambiamenti nell’assorbimento e nel fabbisogno di diversi nutrienti. È tutto qui questo nuovo sistema.

In pratica il clou su cui si fonda la dieta dei geni è lavorare sui geni implicati nella regolazione del glucosio, del colesterolo e dei grassi: essi vengono inseriti o esclusi dalla dieta tramite l’eliminazione di gruppi di alimenti. Ovvero?

Facendo un esempio: la dieta di una persona più soggetta al colesterolo alto sarà ricca di fibra e povera di grassi saturi. Ma nella pratica come si aderisce a questa dieta?

Per disporre di un piano alimentare che sia individuale e relativo alla dieta dei geni, è obbligatorio ordinare un kit per la raccolta di saliva e inviare il proprio campione che verrà analizzato. A dare questo servizio in Italia sono già diversi siti internet.

Una volta studiate le varianti genetiche si concede un piano alimentare personalizzato, da mantenere (in teoria) per tutta la vita. Il costo? Oscilla tra i 200 ai 400 euro.

Sono molti, però, nel meandro della dietologia uffiaciale, a considerare mediocre questa dieta: la si accusa di mancanza di dati scientifici a corollario, ad esempio.

Non esiste nessuno studio, che dimotri come chi possiede determinate varianti nei geni necessiti di una specifica dieta. E’ certo solo che alcune variazioni sono state ritrovate più spesso in individui accomunati da problemi attigui ma ciò non è sufficiente a a garantire che un certo particolare di indirizzo alimentare produca un certo dimagrimento né, certo, un sicuro miglioramento dello stato di salute.