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La fiducia sul Dl Covid alla Camera scatena l’ennesima diatriba interna agli eletti M5S

Poco fa la Camera ha posto la fiducia sul decreto proroga dell’emergenza Covid-19 nel Paese, una scelta quella del governo, che ha però scatenato le dure reazioni dei deputati pentastellati o, almeno, di quanti opposti – quelli invece pro il voto di fiducia – favorevoli al ritiro dell’emendamento della Dieni, che in qualche modo cancellava di fatto la norma dello scorso luglio, volta a modificare la legge 2007 relativa al rinnovo dei vertici di sicurezza della nostra intelligence.

Il pressing sui firmatari M5s dell’emendamento

A quanto sembra infatti, i 50 grillini che appoggiavano l’emendamento, negli ultimi giorni avrebbero subito il pressing serrato non solo da parte di diversi membri pentastellati del governo, ma anche da parte del viceministro Stefano Buffagni, e del capo politico del M5s, Vito Crimi. L’intenzione era infatti quella di lasciare le cose ‘al proprio posto’ e, senza poi raccogliere nulla, fino all’ultimo si è danzato intorno ad un compromesso interno mai raggiunto.

“Stanchi di questi ricatti sulla tenuta del governo”

Quando il ministro D’Incà ha ufficializzato in Aula l’avvenuta fiducia, prima della sospensione dei lavori è stata la stessa Diana Dieni, a commentare amaramente l’accaduto: “La normativa che riguarda i Servizi, quindi la sicurezza nazionale, non riguarda alcuni o pochi ma tutti – ha tenuto a sottolineare – Sono profondamente contrariata dal voto di fiducia e voglio che resti agli atti“.

Fra le tante reazioni contrastanti, c’è anche chi non ha poi esitato a promettere che “conteranno parecchie diserzioni sul voto di fiducia”. Abbastanza eloquente poi quanto dichiarato da un noto grillino (fra l’altro firmatario della proposta di modifica), che ha ‘reagito’ con un eloquente “siamo stanchi di questi continui ricatti sulla tenuta del governo…”.

Insomma, ancora una volta lo stesso Movimento mostra al suo interno evidenti e gravi segni di scollatura e questo, alla vigilia delle amministrative e del voto referendario, non promette bene per il divenire della stessa maggioranza…

Max