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“La fine del Movimento? Non scherziamo, continueremo a lavorare e a sostenere Draghi “, rassicura Conte

Indubbiamente l’improvvisa scissione fra Di Maio ed il M5s riscrive in qualche modo gli equilibri anche all’interno della maggioranza.

Una ‘separazione’ che di fatto priva Conte dello status di leader del gruppo più numeroso. Un testimone che ora, forte dei 132 deputati che annovera alla Camera, passa fra le mani della Lega, che diviene così la prima forza.

Finiscono quindi al secondo posto i pentastellati, con 105 parlamentari, seguiti dal Pd (97), Forza Italia (83), e quindi il gruppo Misto (67). Segue infine in sesta posizione, il neo gruppo ‘dimaiano’.

Avvicinato oggi dai cronisti per avere lumi circa il futuro del M5s, Conte respinge anche soltanto il ‘sospetto’ che senza di ‘dimaiani’, il Movimento da lui guidato, possa segnare la fine del Movimento 5 Stelle: “I nostri principi e i nostri obiettivi non sono più validi? State scherzando?“.

Conte: “Restiamo la prima forza politica ad occuparsi dei temi che sono la ragione fondamentale del nostro servizio in politica”

A chi glielo fa notare, l’ex premier replica “Il M5S non più la prima forza in Parlamento? Il Movimento rimarrà sempre la prima forza politica ad occuparsi di giustizia sociale, transizione ecologica, digitale, beni comuni… Tutti temi che sono la ragione fondamentale del nostro servizio in politica“.

Conte: “Le ragioni per cui i cittadini ci hanno votato non sono venute meno e noi porteremo avanti quel mandato sino alla fine”

Certo, ammette il leader, “La scissione è un fatto di cui non va trascurato il rilievo politico perché c’è un nuovo gruppo. Ma noi rimaniamo forti con i nostri valori, i nostri ideali e il nostro progetto politico. Le ragioni per cui i cittadini hanno votato il Movimento non sono venute meno e noi porteremo avanti quel mandato sino alla fine“.

Conte: “Ho tenuto sempre la barra dritta, non posso accettare nessuna lezione. La nostra collocazione non è messa in discussione”

Guai poi soltanto a domandargli se, vista la situazione, non sia forse il caso di lasciare la guida del Movimento: “Per quale motivo?” sbotta. Ed allo stesso modo, risponde a chi gli domanda se il M5S sta pensando di uscire dal governo: “Noi non abbiamo da chiarire ogni giorno quel che invece non è da noi mai messo in discussione. Questo vale per l’alleanza euro-atlantica e la collocazione europea. Ho tenuto sempre la barra dritta, non posso accettare nessuna lezione. Non è messa in discussione nessuna nostra collocazione internazionale. Il sostegno a Draghi non è messo in discussione… Ieri siamo stati messi molto in difficoltà ma come vedete il nostro appoggio a questo governo non è stato in discussione”.

Max