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Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori

Il “Giardino dei Diritti del Consumatore”

Raffaele Panico

La Giornata dei diritti del consumatore è stata istituita nel 1986 per ricordare il giorno in cui, nel 1962, il governo di John F. Kennedy sancì le prime leggi a tutela dei consumatori. Una data importante per ricordare diritti fondamentali nel panorama economico e sociale. Il “Giardino dei Diritti del Consumatore” segue alla significativa nota stampa del capillare e notevole contributo che con meritoria esperienza di alto profilo nel Mondo, il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare – oggi 15 marzo 2021 – intende offrire alla Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori; e così prosegue “nel tempo non mancheranno doverosi aggiornamenti e rivisitazioni”.  La nota precisa che il “consumatore” è una persona ed è il cittadino a cui va garantita la “sicurezza alimentare”.

L’Italia, in tema di diritti e tutela del cittadino-consumatore, deve essere in prima fila dato che vanta eccellenze nel comparto agroalimentare a livello mondiale. In una porzione di Terra che nell’insieme delle terre emerse del Pianeta Azzurro è poco meno dell’1% possiede un patrimonio inestimabile, da tutelare e gli strumenti e uomini preposti vi sono. La qualità dei Marchi Italia o commercialmente Made in Italy, e la quantità di produzioni DOC (Denominazione di origine controllata), IGP (Indicazione geografica protetta), DOP (Denominazione di origine protetta), DOCG (Denominazione di Origine controllata e garantita), STG (Specialità tradizionali Garantite) tutte denominazioni protette che “parlano” italiano, e vedono protagoniste circa 2 milioni di imprese nei settori della produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti.Questo straordinario patrimonio e il primato italiano sono legati a secoli di cultura del territorio, del bene paesistico, è la storia stessa del paesaggio agrario italiano, come il titolo di un celebre saggio – che ha fatto scuola – ed è dovere rimembrare. Emilio Sereni, lo storico dell’agricoltura, uno scrittore, un partigiano e un politico membro dell’Assemblea Costituente. L’organo legislativo che dopo la tragedia bellica era lo strumento preposto alla stesura della nostra Costituzione, per dare alla neonata Repubblica istituita dall’esito del Referendum, le garanzie dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini di questa bella e fortunata Italia. Non è un caso che il Belpaese ha queste radici; difatti, scriveva il filosofo inglese William Blake “gli uomini diventano ciò che contemplano”. Il saggio di Emilio Sereni “Storia del paesaggio agrario italiano” del 1961, analizza l’evoluzione degli assetti rurali dall’epoca greca ed etrusca fino ai nostri tempi, o meglio di 60 anni fa. È la storia del paesaggio agrario italiano nella quale Emilio Sereni con un magistrale lavoro di sintesi, esamina accuratamente gli elementi storici, sociologici e tecnici che si integrano con l’immaginario di artisti, tra arti visive, pittoriche, mosaici, affreschi, disegni d’epoca, vasi antichi, sigilli, e dei letterati scrittori poeti eccetera. È un classico della storia dell’Italia, antica romana, medioevale, moderna e contemporanea. Un saggio che mantiene la sua efficacia per la ricchezza delle osservazioni e delle intuizioni di Sereni. Un libro esposto con una narrazione semplice, lineare e piacevole tra secoli e secoli di vicissitudini storiche dei popoli italici e degli italiani che hanno plasmato col lavoro il loro territorio.

Intanto, posto questo ricordo della storia profonda del paesaggio agrario italiano, in fondo difeso nei secoli passati proprio dal consumatore-fruitore dello stesso territorio, il coltivatore e il difensore della pianificazione del territorio, il coltivatore diretto e attento alla commercializzazione dei suoi prodotti dal contado al mercato della città. Le fatiche della storia millenaria della nazione italiana sono tutte dipinte nel Fregio, all’approssimarsi del Cinquantennio dell’Unità d’Italia 1861-1911, da Giulio Aristide Sartorio nell’Aula parlamentare della Camera dei Deputati tra il 1908 e il 1912. A Sessant’anni esatti dall’opera di Emilio Sereni 1961-2021, oggi nella nota stampa viene espressamente significato: “La soggettività giuridica del consumatore si è andata affermando, negli ultimi anni, per l’attenzione rivoltale dal Legislatore europeo e da quello nazionale. Nel contempo, la dottrina ne ha decisamente affermato le peculiarità, anche considerando gli innovativi strumenti di tutela azionabili dagli stessi consumatori e la diffusa tendenza associazionistica.

Le mutevoli condizioni sociali e la più radicata consapevolezza dei consumatori, peraltro diversificati quanto a preferenze e potenzialità economiche, hanno consolidato il legame della parola “consumatore” con il concetto di “sicurezza alimentare”. […] L’intima correlazione, scaturente dal rapporto Consumatore/Agroalimentare, esso stesso connesso ad uno degli irrinunciabili bisogni dell’individuo, quello dell’alimentazione, spiega quotidianamente i suoi effetti sulla vita collettiva e su quella dei singoli, imponendo l’adozione di norme di settore e la previsione di organismi a presidio specificamente dedicati, quali il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, protagonista operativo del comparto di specialità normativamente attribuito all’Arma.

In tal senso, e nell’ottica di realizzare una mappa concettuale quanto più confacente all’immediato utilizzo da parte di operatori e consumatori, guardando altresì al momento della formazione di studenti ed appassionati dell’ avvincente materia, i Carabinieri per la Tutela Agroalimentare hanno inteso proporre una icastica rappresentazione del quadro normativo vigente, disegnando il “Giardino dei Diritti”, illuminato dalla luce calda e rassicurante del sole, idealmente rappresentativo del ruolo di protezione.

I fiori contengono, in ogni singolo petalo, la definizione di consumatore, gli obblighi degli operatori del settore agroalimentare, la tipologia delle informazioni che questi ultimi debbono fornire ai primi.

Ciascun fiore, nei suoi petali, racchiude le norme:

– di derivazione comunitaria, contenute nel TFUE;

– del Codice del consumo;

– di riferimento al consumatore nella legislazione alimentare comunitaria e nazionale.

I raggi del sole indicano gli strumenti operativi della tutela sul campo, affidati, con specifiche norme attributive, all’Arma dei Carabinieri.

Le nuvole rappresentano le insidie che possono offuscare il fisiologico rapporto consumatore/operatore.

Il colore del cielo è l’idealizzazione cromatica del rapporto preferenziale dei consumatori con il settore agroalimentare italiano, solida e riconosciuta eccellenza del nostro Paese.