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La Juventus ricomincia da Sarri

“Ha appena concluso un’eccellente stagione sulla panchina del Chelsea , coronata, dopo il terzo posto in Premier League e la Finale di EFL Cup, con la vittoria, pochi giorni fa, dell’Europa League. Dopo aver sollevato il suo primo trofeo continentale, adesso Maurizio Sarri ritorna in Italia, dove ha allenato per tutta la sua carriera, fatta eccezione, appunto, per l’esperienza inglese appena terminata”.
In realtà è più una conferma che una sorpresa, per un’ufficializzazione che si attendeva da giorni e che oggi il sito juventus.com ha postato.

Sarri è il nuovo tecnico della Juventus

Sessantanni, il tecnico dall’accento toscano, ma è nato e poi ‘esploso’ a Napoli, ha posto il suo nome in calce per un ‘impegno’ che, secondo il contratto, lo vedrà sedersi sulla panchina bianconera fino al 30 giugno del 2022.
L’ufficialità espressa dal blasonato club torinese coincide con l’affabile commiato nei confronti di Maurizio Sarri, che campeggia sul sito del Chelsea, a firma di Marina Granovskaia direttore della squadra inglese: “Nei colloqui che abbiamo avuto dopo la finale di Europa League di Baku è emerso chiaramente il forte desiderio di Maurizio di tornare nel suo paese. Maurizio lascia il Chelsea con il nostro ringraziamento per tutto il lavoro che lui e i suoi assistenti hanno profuso nella stagione che ci ha visto vincere l’Europa League e tornare in Champions. Vogliamo anche congratularci con lui per essere diventato l’allenatore della squadra migliore di tutte in Italia e gli auguriamo il meglio per il futuro”.

Sarri: ‘Avrei allenato anche gratis’

Come ha  affermato nel corso di un’intervista, per dare idea delle sua grande passione per il calcio, “Ho scelto come unico mestiere quello che avrei fatto gratis. Ho giocato, alleno da una vita, non sono qui per caso. Mi chiamano ancora l’ex impiegato. Come fosse una colpa aver fatto altro”. Di origini modeste, il papà era un operaio dell’Italsider di Bagnoli, giovanissimo Sarri si è poi spostato prima nel bergamasco (nel comune di Castro), quindi nei pressi Arezzo, nell frazioncina di Faella. Dopo qualche esperienza come giocatore dilettante viene assunto dalla Banca Toscana, grazie alla quale matura diverse esperienze viaggiando molto (da Firenze all’Inghilterra, quindi in Belgio, Svizzera, Germania), senza mai trascurare questa sua grande passione, ‘affinata’ dall’osservare i diversi stili e moduli adottati nei paesi vissuti.

Mister di ‘razza’: dal debutto pescarese fino alla Juve

Quindi, seguendo le modalità di benvenuto che caratterizzano i club di Serie A, il sito juventus.com ripercorre la carriera del suo neo-allenatore:
“Sessant’anni, nato a Napoli e vissuto a lungo in Toscana, Sarri intraprende nel 2001, dopo anni trascorsi nel mondo del calcio di categoria, la carriera di allenatore a tempo pieno. Inizia così un’avventura che, dal 2005, lo porta nel campionato di Serie B, alla guida di Pescara, Arezzo e Avellino. La strada verso la Serie A, però, è ancora lunga: Sarri guida, il Verona, il Perugia, il Grosseto, l’Alessandria e il Sorrento, fra B e Lega Pro. Poi nel 2012 inizia la storia con l’Empoli: Sarri sfiora la promozione nella massima serie già alla prima stagione (nella finale playoff vince il Livorno) e la raggiunge un anno dopo, concludendo il campionato al secondo posto. L’Empoli si conferma una splendida realtà calcistica anche nella stagione successiva, in cui conquista con anticipo la salvezza matematica. Il 2015, per il tecnico, è l’anno dell’approdo al Napoli, e anche qui Sarri lascia il segno. Con lui infatti la squadra partenopea raggiunge quota 82, 86 e 91 punti, dal 2015 al 2018: tutte le volte si tratta del record in Serie A per il Club, che conquista per 3 anni, due delle quali senza passare dai preliminari, la qualificazione alla Champions League. Infine, nel 2018/19, l’ottima stagione con il Chelsea, in Inghilterra, e il primo trofeo continentale per Sarri. E adesso inizia per lui l’avventura in bianconero: benvenuto alla Juventus!”, conclude il comunicato del club bianconero.
Max