La messa a punto è fondamentale

     
    yamaha aerox
    Ciao Pier! Ho uno Yamaha Aerox del 2010 elaborato con cilindro 70cc Athena,

    albero One, pacco lamellare monopetalo, marmitta Polini Scooter Team, filtro conico, carburatore 19 Dell’Orto PHBG, centralina ad anticipo fisso, variatore ad ampia escursione, campana Motoforce, molla di contrasto rossa ( so che non funziona, ma non so quale mettere al suo posto). Sulla strumentazione Koso mi segna 82 km/h, ma io vorrei arrivare a 120 km/h circa. Come posso fare? Ho il collettore dritto della Stage6: mi consigli di metterlo? Poi ho la cinghia finita, quale posso comprare per sostituirla? 
    Luca
     
    Iniziamo subito col dire che la marmitta che hai scelto è stata concepita per gli scooter 50 cc di serie e, di conseguenza, con un 70 cc sarebbe stato meglio puntare su uno scarico specifico. Senza spendere cifre da capogiro, comunque, è possibile spremere a fondo il tuo scooter anche in questa configurazione. La prima cosa da fare è eliminare la famosa molla rossa. Generalmente tende a peggiorare qualsiasi tipo di elaborazione, ma nel tuo caso è veramente la prima cosa da sostituire, anche perchè oltre a penalizzare le prestazioni, distrugge cinghie, rulli e pulegge per via del suo eccessivo carico. Considerando i componenti che impieghi, e che fortunatamente hai già una centralina elettronica con anticipo corretto (quella originale distrugge i cilindri maggiorati in 2 tirate…), io partirei con la molla originale o con una leggermente più rigida, come la Top Performances Racing gialla o la Pinasco rossa con cuscinetto Spring Slider. Fatto questo, e solo dopo aver eliminato la molla rossa, monterei una cinghia originale Yamaha nuova. Con rulli da 4,5 grammi e un rasamento da 0,6 mm (il tuo variatore non è la scelta migliore per motori Minarelli), dovresti riuscire a raggiungere una velocità massima di almeno 10-12 km/h più alta di quella attuale. Da questa base di partenza potresti poi lavorare di fino provando molle di diverso carico, rulli più o meno pesanti, rasamenti più o meno spessi sul mozzo del variatore.
    La scelta della molla di contrasto è qualcosa di molto complesso. Essa va scelta in base al tipo di elaborazione, al tipo di impiego e alle esigenze di chi guida. In sostanza, su uno scooter da gara, si sceglie sempre la molla che garantisca il migliore equilibrio possibile tra rigidezza, costanza di efficienza in ripresa e velocità massima raggiungibile, oltre alla rapidità di usura della cinghia. Se hai una molla tenera, magari in rettilineo otterrai una velocità massima più elevata, ma potresti essere penalizzato dopo qualche giro in ripresa in quanto lo scooter potrebbe inginocchiarsi ogni volta che si riapre l’acceleratore. Il suggerimento, in pista, è quello di usare la molla che assicuri un equilibrio ottimale tra velocità, costanza di rendimento in ripresa e minore usura possibile della cinghia. Per uso sportivo, invece, se si cerca di privilegiare la velocità massima a scapito dell’accelerazione, bisogna puntare su una molla molto morbida. Non sarà il massimo nello spunto e in ripresa, ma permetterà di ottenere la velocità più elevata e di usurare il meno possibile la cinghia. Se si privilegiano proprio accelerazione e ripresa, in molti suggeriscono rapporti lunghi e molla dura, ma questa soluzione è un controsenso: a che serve una rapportatura lunga quando poi si ferma di fatto l’escursione del variatore con una molla che non lo fa aprire tutto? Allora, a quel punto è molto meglio avere un rapporto leggermente più corto e una molla tenera: in questo modo la trasmissione lavora tutta, il motore non è frenato, non dissipa potenza e, a parità di velocità massima e di prestazioni in accelerazione, la cinghia dura il doppio… In gara si può anche accettare il fatto di cambiare cinghia ogni mezz’ora, ma sullo scooter di tutti i giorni è una cosa economicamente inaccettabile!