La Nuova Caledonia ha scelto il no: rimane dipendente dalla Francia

    Hanno votato il 79,8% degli aventi diritto su 174 mila, e il 56,4% ha scelto il no. Siamo in Nuova Caledonia: il referendum si è tenuto nell’arcipelago del Pacifico, una colonia francese dal 1853, e riguardava l’indipendenza dalla Francia. I sondaggi avevano già dato il no favorito nei giorni scorsi, previsione confermata dal voto reale.

    Il no prevaleva soprattutto nelle aree abitate da persone di origine europea. Il sì, invece, nelle zone dove risiedono soprattutto i canachi, storici abitanti dell’arcipelago, numericamente inferiori ai caldachi, discendenti dei coloni bianchi. Negli anni ’80 scoppiò una grave violenza tra i due partiti rivali, in cui morirono oltre 70 persone. In seguito, gli accordi di pace conclusi con il trattato di Noumea del 1998.

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto di sentire “immenso orgoglio” per la decisione della Nuova Caledonia di rifiutare l’indipendenza dalla Francia e per “aver condiviso questo storico passaggio insieme”. Il capo dell’Eliseo ha dichiarato, a poche ore dalla chiusura dei seggi nelle isole del Pacifico, che “il dialogo è l’unica strada che può essere intrapresa”.