Ormai la Roma non sa più cosa significhi vincere, non lo fa da sei partite tra campionato e Europa League. Contro la Sampdoria è arrivata l’ennesima sconfitta che allontana i giallorossi dalle prime sei posizioni. E ora anche Fonseca rischia l’esonero. L’addio alla Capitale era scontato a fine stagione, ma le strade tra il portoghese e la Roma potrebbero separarsi a un passo dal traguardo.
La società ha paura di sciupare ormai l’unico obiettivo rimasto: il derby. Il ritorno con il Manchester, dopo il 6-2 dell’andata, sembra pura formalità. In campionato c’è da guardarsi le spalle dal Sassuolo che spinge, in avanti ormai sono irraggiungibili. Eppure fino a marzo la corsa Champions sembrava alla portata, ma l’ultimo mese ha prosciugato ogni speranza.
“È un momento difficile – ha detto Fonseca ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta – Abbiamo fatto un buon primo tempo, poi abbiamo preso gol prima dell’intervallo e non abbiamo avuto la forza di reagire nella ripresa. Dobbiamo capire il momento, la sconfitta con il Manchester pesa”.
“Fino a marzo stavamo lottando per il campionato e l’Europa League. Oggi abbiamo giocato qui senza dieci giocatori, abbiamo avuto problemi con tanti elementi importanti per la squadra. È stato difficile gestire il mese di marzo con tanti problemi e altrettante partite”, ha aggiunto il portoghese.
Sugli infortuni: “Non è un discorso di allenamento. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare sui recuperi, a Manchester alcuni sono stati costretti a giocare. I calciatori a disposizione erano pochi. A inizio anno molti prevedevano che avremmo terminato al settimo posto. Ci sono mancati Smalling e Zaniolo, con tutti i giocatori potevamo fare di più”.
