LA SITUAZIONE DELL’INFLAZIONE NELL’EUROZONA STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ

Lo ha riconosciuto Mario Draghi in un convegno a Francoforte. Il presidente della Bce, che aveva fin qui

operato una politica di stempera mento dei timori sul mercato sulle prospettive della deflazione, ha adesso

assicurato che la Banca. Centrale fará il massimo per alzare l’inflazione il più presto possibile, assumendo

anche il rischio di aumentare la pressione ampliando i canali attraverso cui intervenire nel caso di poca

efficienza della politica monetaria attuale. “Gli andamenti positivi registrati nella sfera finanziaria non si

sono trasferiti in modo esaustivo in quella economica, lasciando una faccia di congiuntura nell’area

dell’euro”, questa l’affermazione rilasciata da Draghi all’European Congress. Anche il dato diffuso sull’indice

Pmi indica un’improbabilità sul rimbalzo economico nei prossimi mesi. In questo contesto l’andamento

dell’inflazione nell’Eurozona è diventato sempre piu problematico. Dopo l’intervento del presidente della

Bce, iolrendimento del decennale benchamrk italiano ha aggiornato i suoi minimi storici al 2,25% dal

precedente 2,26%, toccato all’inizio di settembre, lo spread è in calo sotto i 150 punti e Piazza Affari

guadagna l’1,3%. Anche il dollaro è in calo in area 1,2489 dollari.