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“La vaccinazione antiCovid riduce infarti e ictus tra chi si infetta”, rivela un maxi studio Usa. Ma resta l’incognita per i ‘soggetti sani’

Uno studio, quello condotto ed ora rivelato da un team di ricercatori statunitensi, che comporterà sicuramente polemiche e discussioni rispetto alle conseguenze della vaccinazione anti-Covid.

Nello specifico, il team della Icahn School of Medicine at Mount Sinai, sostiene di aver appurato che alla vaccinazione sarebbe associato un minor numero di infarti, ictus e altri problemi cardiovascolari tra i contagiati da Sars-CoV-2. Almeno questo sarebbe l’esito di un maxi-studio, basato sul monitoraggio di campione composto da oltre di 1,9 milioni di pazienti, oltre 200mila dei quali hanno ricevuto vaccini a mRna di Pfizer-BioNTech e Moderna o il vaccino a vettore virale di Johnson & Johnson.

Vaccini antiCovid e cuore: la ‘protezione’ riguarda “pazienti con comorbidità come pregressi eventi cardiaci maggiori, diabete di tipo 2, colesterolo, ed altro”

Come hanno spiegato gli autori della ricerca, “Abbiamo cercato di chiarire l’impatto di una precedente vaccinazione sugli eventi cardiovascolari tra le persone che sviluppano Covid-19, e abbiamo scoperto che, in particolare tra i pazienti con comorbidità come pregressi eventi cardiaci maggiori, diabete di tipo 2, colesterolo alto, malattie del fegato e obesità, c’è un’associazione con un minor rischio di complicanze”. Tuttavia, hanno aggiunto, “Sebbene non possiamo attribuire un nesso di causalità, è una prova a sostegno del fatto che la vaccinazione contro il Covid, può avere effetti benefici su una varietà di complicazioni post Covid-19“.

Vaccini antiCovid e cuore: “Anche una vaccinazione parziale è risultata associata a un minor rischio di eventi cardiovascolari”

Ma non solo, a detta loro, i ricercatori hanno anche affermato che, “con sorpresa, è stato inoltre osservato  che anche una vaccinazione parziale è risultata associata a un minor rischio di eventi cardiovascolari“. Dunque, “Considerata l’entità dell’infezione da Sars-CoV-2 in tutto il mondo“, hanno concluso alcuni componenti del team, “la speranza è che i nostri dati possano aiutare a migliorare i tassi di vaccinazione, specialmente nelle persone con patologie“.

Vaccini antiCovid e cuore: la ricerca verrà presentata a New Orleans per il Congresso mondiale di cardiologia della World Heart Federation

Ora il frutto di questo lavoro (sostenuto in parte anche dai National Institutes of Health – Nih), verrà prossimamente presentato a New Orleans nel corso della sessione scientifica annuale dell’American College of Cardiology, nell’ambito del Congresso mondiale di cardiologia della World Heart Federation. Sulla carta, si tratta del primo studio a valutare gli effetti sia della vaccinazione Covid-19 completa sia di quella parziale.

Come dicevamo, se pure tale studio è in grado di stabilire i benefici legati alla vaccinazione (minor numero di infarti, ictus e altri problemi cardiovascolari) per quanti contagiati da Sars-CoV-2, non affronta invece le conseguenze cardiache subite da quanti, non contagiati, si sono vaccinati. Non a caso, ‘sminuendo’ la casistica, tuttavia l’Ema ha comunque disposto l’inserimento di possibili pericarditi ed altro tra le possibili conseguenze tra le reazioni avverse…

Max