L’ANTICICLONE STA INVECCHIANDO. LA SVOLTA A PARTIRE DA CAPODANNO, ARRIVA IL FREDDO INVERNO CON GELO E NEVE – Giulia Giacco

Un natale senza pioggia e con temperature ancora primaverili, è stato lo scenario verificatosi in Italia durante le ricorrenze natalizie. Dunque, feste all’insegna di temperature miti che sfiorano i venti gradi circa, ben lontane dalla media stagionale, che tengono ancora lontano l’inverno. Le grandi perturbazioni atlantiche sono ancora molto distanti dall’Italia e con esse anche il freddo. Una situazione fortemente anomala e critica per la grande maggioranza del Paese. In Sardegna, infatti, gli esperti parlano di siccità. Nell’isola sarda,  non piove ormai da 50-60 giorni, col rischio di intaccare in modo significativo le riserve idriche a disposizione nei bacini.

L’ Europa si presenta divisa in due, al nord tempeste di neve e vento forte, mentre  al sud si è in presenza di  smog e di  temperature sopra la media rispetto gli standard del periodo. Su gran parte dell’ Italia il clima stabile, il tempo soleggiato, e l’assenza di vento favoriscono il ristagno dello smog  che a fatica riesce  a disperdersi nell’aria.
L’alta pressione, che tende a schiacciare l’aria al suolo, è la principale causa del ristagno delle sostanze inquinanti poiché le polveri sottili restano imprigionate a lungo nei strati bassi dell’atmosfera
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Per il momento, si attende un clima ancora mite con nebbie e smog,  ma assenza di precipitazioni. Sono queste le previsioni del Centro Epson Meteo, secondo cui “Oggi e domani l’alta pressione occuperà ancora l’Italia, tenendo così lontane sia le piovose correnti atlantiche che le gelide correnti polari”. Ma una svolta potrebbe verificarsi proprio a ridosso del Capodanno. Tra mercoledì 30 e giovedì 31 dicembre, secondo le previsioni meteorologiche, sarà prevista  sull’Italia l’ irruzione di correnti fredde e asciutte provenienti da est, che porteranno un deciso e brusco calo delle temperature in quasi tutto il Paese.

Secondo gli esperti l’anticiclone sta invecchiando. I meteorologi hanno riscontrato che da alcuni giorni “inizia a mancare un terreno favorevole alla sua permanenza”. L’inverno rigido e nevoso potrebbe bussare alle porte dell’Italia già a fine anno e permettendo l’entrata dell’aria fredda a partire dall’Adriatico.