L’AUTORE DELLA STRAGE DI N.Y ERA NOTO ALL’FBI. TRUMP: PENA DI MORTE

    “Il terrorista di NY era soddisfatto e ha chiesto che nella sua stanza di ospedale sia esposta la bandiera dell’Isis. Ha ucciso otto persone e ne ha ferite gravemente 12. Dovrebbe essere condannato a morte”. Non usa mezze parole il presidente Usa per esternare la sua di ’punizione’ nei confronti di Sayfullo Habibullaevic Saipov, il 29enne uzbeko, autore della strage di ieri su una pista ciclabile di New York. Oggi intanto è stato reso noto che il giovane, negli Stati Uniti dal marzo del 2010, era conosciuto dall’intelligence in quanto già firmato ed interrogato in merito ad un’inchiesta sul terrorismo, condotta nel 2015. Secondo l’Fbi infatti il 29enne avrebbe avuto contatti e frequentazioni con elementi che l’Fbi riteneva essere estremisti radicalizzati. Proseguono intanto serrate le indagini, il sospetto è che Saipov potrebbe non aver agito da solo, ma con la ’copertura’ di almeno un complice. In particolare, le attenzioni degli investigatori si sono concentrate con un conterraneo dell’attentatore, tale Mukhammadzoir Kadirov, di 32 anni, che l’Fbi avrebbe fermato e tutt’ora posto sotto interrogatorio. Ricostruendo le ultime settimane dell’attentatore, Joon Kim, procuratore del distretto meridionale di New York, ha riferito che l’uzbeko avrebbe lavorato almeno 2 mesi sull’attacco, e che avrebbe fatto diversi ’sopralluoghi’ sul luogo dell’attacco, per pianificare eventuali vie di fuga. Nel corso delle prime dichiarazione rilasciate agli inquirenti, dal suo letto d’ospedale, Saipov ha confessato di essere stato ispirato a realizzare il cruento attacco dopo aver visto alcuni video dell’Isis, poi ritrovati nel suo smartphone. Intanto da Uber hanno confermato che il giovane per 6 mesi ha lavorato con loro, e che in appena 6 mesi Saipov ha collesionato qualcosa come 1.400 ’corse’.
    M.