“L’Unione Europea”, afferma Roberta Angelilli, “deve fare il massimo sforzo per sostenere questi genitori che non hanno più diritto a frequentare ed educare i propri figli”. “Non è possibile”, afferma Salvatore Basile, Presidente dell’Associazione per la tutela dei bambini sottratti, “che tutto ricada sulle spalle dei genitori che lottano per riportare a casa loro questi bambini. E’ un problema europeo, e soltanto con una ferma presa di posizione dell’Unione Europea nei confronti dei propri stati membri sarà possibile trovare delle soluzioni”. Massimiliano Gobbi, delegato ADIANTUM di Roma, aggiunge che “è doverosa l’introduzione di un piano rigoroso di sanzioni per quei paesi comunitari che non rispettano i diritti umani del minore. Non tolleriamo più l’abitudine di molte nazioni di proteggere i propri cittadini anche a costo di violare i trattati internazionali”. “Ad aprile”, comunica il Presidente di ADIANTUM Giacomo Rotoli, “andremo a Strasburgo per alcune attività che riguardano le sottrazioni internazionali, e presenteremo formalmente le soluzioni che abbiamo studiato in questo ultimo anno “.