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Lazio ancora troppo piccola, Sarri deve trovare la soluzione

Una Lazio troppo piccola veste i panni della vittima sacrificale sull’altare del Dio Diego. Nella notte in cui Napoli celebra Maradona, i piedi e i cuori dei giocatori azzurri sembrano splendere di una luce mai vista. Mentre quelli biancocelesti si aggrovigliano e si fermano davanti all’impeto avversario. Alla squadra di Spalletti bastano 30 minuti per chiudere la partita.

Zielinski e due volte Mertens, in versione fuoriclasse, schiantano la squadra di Sarri, mai in partita, nemmeno nella ripresa, quando si chiude dietro nella speranza di limitare i danni. Ormai non è più una novità: alla Lazio capita troppo spesso di incappare in prestazioni anonime, sciatte. E quando accade contro squadre come il Napoli il risultato è una disfatta totale, su tutti i fronti.

Siamo stati nettamente inferiori all’avversario perché abbiamo fatto una partita come ci capita certe volte – ha detto Sarri nel post partita -. Facciamo 4 o 5 partite di buon livello e poi ricadiamo nell’errore. Se una partita di questo tipo la fai contro una squadra che ha la qualità di palleggio del Napoli la differenza viene fuori ampia. Eravamo sempre in ritardo, sempre disattivati, passivi. Con i palleggiatori che hanno loro la differenza la marcano profondamente”.

Mau ha individuato da tempo il peccato originale di una squadra mai continua, ma non riesce a trovare la soluzione. Che possa passare dal cambio modulo e al modo di reinterpretare certi ruoli, l’allenatore biancoceleste deve dare una scossa. Altrimenti l’anno di transizione rischia di trasformarsi in un incedere senza fine di errori mai corretti. C’è tempo, ma serve la sveglia.