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Lazio e Roma, il giudizio sul mercato

Tra un mercato lacunoso e uno in grado di soddisfare le richieste di Fonseca è passata circa mezz’ora. Un tempo relativamente breve che ai tifosi della Roma, però, è parso come un’eternità. Un tempo durante il quale l’acquisto di Chris Smalling è stato altamente a rischio. Il difensore inglese è stato l’unico nome avanzato espressamente dall’allenatore, l’unico a cui la società giallorossa non poteva rinunciare.

E pure c’è stato un attimo in cui tutto sembrava perduto. È successo dopo l’euforia del contratto depositato, arrivato circa alle 19 e 53, a cui ha fatto seguito la notizia di un mancato documento fondamentale all’acquisto che ha generato il panico dell’ambiente. L’allarme è rientrato dopo la foto del difensore con la maglia della Roma, che ha certificato il ritorno dell’ex Manchetser nella Capitale.

L’acquisto di Smalling ha ribaltato le prospettive di un mercato che fino a quel momento sembrava insufficiente. L’acquisto di un difensore era imprescindibile per l’allenatore, accontentato al fotofinish dalla società. Gli altri arrivi, quelli di Pedro, Kumbulla e Borja Mayoral certificano la bontà di un mercato di cui Fonseca si è già detto soddisfatto.

Discorso diverso per quanto riguarda la Lazio. Dalle parti di Formello pare infatti che Inzaghi non abbia gradito particolarmente le mosse di mercato da parte della società. In particolare il mancato acquisto di un centrale difensivo di livello. Il ritorno di Hoedt non può infatti bastare a innalzare il livello di una difesa chiamata all’arduo compito di affrontare gli attacchi delle corazzate europee, a partire dal Borussia Dortmund.

Gli arrivi di Reina, Fares, Andreas Pereira e Muriqi rinforzano la panchina e allargano la rosa. Ma la sensazione è che nell’anno del ritorno nell’Europa che conta servisse qualcosa in più.