LAZIO, IL CONSIGLIERE REGIONALE PDL SIMEONE CONTESTA LA CHIUSURA DEI TRIBUNALI

    Contestazione dura e decisa quella del consigliere regionale d’opposizione Giuseppe Simeone nei confronti della decisioni del Governo di sopprimere le sedi del Tribunale di Gaeta e Terracina.  Ricordiamo che il decreto ministeriale ordina la chiusura immediata della sede del sud pontino con la sola Terracina che rimmarrà aperta per altri due anni, in attesa di smaltire i fascicoli arretrati. «Ancora una volta si procede con i tagli lineari. Una politica che non porta alla riduzione dei costi ma a quella dei servizi. Il tutto a fronte dell’esigenza, non più prorogabile, di una vera riforma della giustizia che sia in grado di dare risposte ai cittadini oggi alle prese con una burocrazia contorta e lungaggini legate all’eccessivo carico di lavoro a cui corrisponde un sottodimensionamento del personale impiegato. Il tribunale di Latina in vista di questo provvedimento sarà gravato da un ulteriore carico di lavoro che non è in grado di assicurare. Si lascerebbe inoltre completamente scoperta l’area del sud pontino. L’amministrazione della giustizia è un servizio alla collettività. Ci batteremo, come accaduto in passato, perché come tale sia organizzato mettendo al centro i bisogni della comunità, non allontanarsi da essi. Di fatto con la soppressione di Gaeta e Terracina si stanno chiudendo i presidi di democrazia e della legalità producendo nuovi costi a carico dei cittadini. Si continua a parlare di risparmi e non si pensa al fatto che in questo modo si arriverà ad una definitiva paralisi del sistema giustizia. Pensiamo ad un cittadino che deve vedere riconosciuti i propri diritti magari in una causa di lavoro, a chi deve semplicemente sbrigare delle pratiche e che deve attendere decenni per vedere riconosciuto un proprio diritto. Tra l’altro l’inefficienza della giustizia non fa che aumentare la percezione di mancanza di tutela e di sicurezza da parte dei cittadini. Presenterò una mozione in consiglio regionale per deliberare una presa di posizione netta contro questa decisione del Governo che lede i diritti dei cittadini e mi farò promotore del massimo coinvolgimento di tutti i rappresentanti del territorio che già si sono battuti per evitare la chiusura dei tribunali. Insieme possiamo fare la differenza. Dobbiamo batterci per una riforma seria del settore che non può ridursi alla cancellazione dei tribunali, perchè solo una giustizia efficiente è garante di una ripresa economica e civile del nostro territorio».