LAZIO, VITALIZI ADDIO, PARE FAVOREVO AD ART 7 LEGGE 9/2013

    La IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta daMauro Buschini(Pd), ha dato parere favorevole all’articolo 7 dellaproposta di legge regionale n.9/2013checonferma l’abolizione del vitalizio, a partire dalla presente legislatura, così come era già stato stabilito dalla finanziaria regionale 2012Il vitalizio ai consiglieri regionali è abolito.. Non è passato invece l’emendamento del consigliereValentina Corrado(M5s), volto ad abolire – fatti salvi i trattamenti in erogazione – anche i vitalizi relativi alle legislature precedenti la cui erogazione non è ancora iniziata, restituendo ai potenziali aventi diritto i contributi versati. Neppure l’emendamento del consigliere Corrado per abolire il vitalizio agli assessori esterni della IX legislatura è passato. Via libera invece all’articolo 8 che stabilisce l’esclusione dall’erogazione del vitalizio per quei titolari dell’assegno macchiatisi di reati contro la pubblica amministrazione che comportano l’interdizione dai pubblici uffici.

     Presente l’assessore al Bilancio, patrimonio e demanio,Alessandra Sartore, nel corso della seduta è stato affrontato anche il tema dei fondi ai gruppi consiliari, oggetto di due articoli della PL 9in materia di riduzione dei costi della politica e di razionalizzazione della macchina amministrativa regionale. In conformità con quanto deliberato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 6 dicembre, l’articolo 10 del provvedimento stabilisce che l’importo da erogare a ciascun gruppo sarà costituito da una quota pari a cinque mila euro per ciascun consigliere e da una quota determinata in base al numero di abitanti del Lazio. Particolarmente rigorosa la rendicontazione che i gruppi consiliari dovranno predisporre secondo un modello pensato dal governo nazionale per tutte le regioni, “volto ad assicurare la corretta rilevazione dei fatti di gestione e la regolare tenuta della contabilità, nonché per definire la documentazione necessaria a corredo del rendiconto”, come recita l’articolo 11 della PL 9. Entro quarantacinque giorni dalla fine dell’esercizio finanziario, ciascun gruppo dovrà inviare il proprio rendiconto al presidente del Consiglio regionale il quale lo invierà al presidente della Regione. Sarà quest’ultimo a curare l’inoltro alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti, così come stabilito dalla normativa nazionale (dl 174/2012 convertito con modificazioni dalla legge 213/2012). In caso di irregolarità nella rendicontazione, il gruppo consiliare decadrà dal diritto all’erogazione dei contributi con l’obbligo di restituzione delle somme ricevute (articolo 12 della PL 9).

     Nel corso della seduta odierna, la IV commissione ha dato parere favorevole anche alle disposizioni della PL 9 in materia di assegno in caso di sospensione del consigliere regionale (art. 5), di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale di consiglieri, assessori e componenti di organi amministrativi di enti pubblici dipendenti e società regionali (art. 6), di stato giuridico degli assessori non consiglieri (art. 9).

     La seduta è stata aggiornata amartedì 21 maggio alle ore 10,00,per proseguire l’esame della PL 9, e non a lunedì 20, come era stato precedentemente stabilito.