MUSICA

Le Calciati e la metafora delle ‘Bambole di Giotto’

“Abbiamo scritto questo brano per raccontare nostre esperienze personali, parlando, descrivendo, di fatti avvenuti nella nostra vita, superati e non. Vogliamo sfatare il concetto donna-oggetto. Rimanendo sempre sul tema della violenza sulle donne, aggiungendo il fattore denaro, che viene usato spesso dall’uomo per comprare il corpo di una donna o per sottometterla psicologicamente in quanto, e purtroppo in alcuni casi, è più debole economicamente.”
‘Le Bambole di Giotto’, prodotto da Laïoung, è il singolo con cui tornano in radio Le Calciati. Disponibile anche sulle piattaforme e negli store.
Il concetto intorno al quale gira questo nuovo brano è che nessuno si può arrogare il diritto di essere proprietario di un altro essere umano, o sentirsi superiore in base a ciò che possiede o alla forza fisica. I soldi non sempre fanno vivere una favola, soprattutto se in cambio viene violata la libertà altrui.
A giorni arriverà anche il videoclip, che vede alla regia Giuseppe Bockarie Consoli (Laïoung), direttore della fotografia Adolphe Sarr e Editing and EFX Federico Lanzarotta.

Le Calciati, Elvira e Mary, sono sorelle unite anche da un rapporto di grande amicizia e dalla passione per la musica. Fin dalla tenera età si dilettano a scrivere e registrare le loro canzoni, immedesimandosi e immaginando di essere parte di un gruppo musicale tutto al femminile. Nella vita sono sempre state paladine dell’onestà, non hanno mai sopportato le ingiustizie e il bullismo e sono sempre intervenute quando è capitato loro di trovarsi in situazioni del genere. Orbitano fin da piccole intorno al mondo dello spettacolo prediligendo però, alla carriera, la famiglia. Oggi che sono mamme tengono a sottolineare l’insegnamento che danno ai loro figli, ovvero i valori fondamentali come il rispetto per qualsiasi tipo di diversità, sesso, colore della pelle e o posizione sociale. Proprio per questo hanno deciso di fare qualcosa che coinvolga la maggior parte dei giovani con questo nuovo progetto musicale, ma non si fermeranno qui!
Max

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Max Tamanti