Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Le famiglie continuano a non ‘consumare’, rileva Confcommercio: a maggio registrato un calo...

Le famiglie continuano a non ‘consumare’, rileva Confcommercio: a maggio registrato un calo del -30%

In termini di stime relative al nostro sistema economico – fra produttività e consumi -eravamo rimasti alla ‘prevedibile’, disastrosa situazione (dall’Istat in primis), registrata ad aprile.

Stamane, nell’illustrare il confronto annuo attraverso l’indicatore dei consumi (Icc) di Confcommercio, è stato dimostrato l’enorme grado di difficoltà che, specie le famiglie, stanno incontrando lungo questo complicato percorso di recupero.

Confcommercio: l’Icc di maggio attestato a 29,4%

E’ vero che se ad aprile l’Icc segnava un impressionante -47%, già a maggio era diventato un più incoraggiante 29,4% tuttavia, rimangono purtroppo ampie aree di totale difficoltà, come ad esempio per i servizi legati alla fruizione del tempo libero. Fra i pochi settori in grado di poter essere annotati in termini positivi, l’alimentazione domestica, le comunicazioni e l’energia.

Confcommercio: calo del 17,4% nel secondo trimestre

Intanto (come dire: ‘carta canta’), puntando il ‘compasso’ su aprile – punto di ripartenza –  quale punto di minimo congiunturale, stando a ‘come’ siamo arrivati a maggio, per giugno Confcommercio – al netto dei fattori stagionali – stima comunque una crescita congiunturale del Pil, pur segnando un -17,2% rispetto allo periodo dell’anno precedente. Tuttavia,  anche per il secondo trimestre, è dunque stato stimato un calo del 17,4% rispetto a quello precedente (del 21,9% nel confronto annuale).

Confcommercio: molti settori sono ancora fermi

Vi sono poi settori ancora ‘fermi’, al punto che iniziano persino a far dubitare circa la loro tenuta a lungo termine. Parliamo del commercio di autovetture, ed attività come bar e ristoranti. Senza dimenticare anche il segmento dei trasporti, l’area del turismo, e le attività d’intrattenimento e relazione.

Nel complesso degli ultimi tre mesi, si rileva, nel confronto con lo stesso periodo del 2019, una riduzione del 36,4% dei consumi, dato che si riuscirà a recuperare solo in parte nei prossimi mesi. Particolarmente difficile continua a risultare la situazione per la domanda di servizi, soprattutto per quelli legati alla fruizione del tempo libero.

Confcommercio: ci sono settori in miglioramento

Dunque, come abbiamo visto, rispetto al 2019 siamo veramente indiretto anche se, spiega Confcommercio, settori come l’alimentazione domestica, le comunicazioni, e tutti quei servizi legati ad ‘attività’ casalinghe (compresi elettrodomestici, tv ed altri apparecchi.), mostrano incoraggianti segnali di ripresa. Così come, con altrettanta ‘calma’ iniziano a recuperare anche settori come l’abbigliamento, le calzature, i mobili ed i prodotti tessili per la casa ed i giochi e gli articoli per il tempo libero.

Max