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Le fiale non bastano: vaccini anti covid in farmacia a rischio nel Lazio

Le fiale non bastano: è frenata per le farmacie nel merito della campagna vaccinale che, nel Lazio, dovrebbe prevedere il contributo di un significativo contributo dei punti farmaceutici cittadini.

Il tutto, mentre si attende che l’arrivo dei vaccini Johnson&Johnson funga da accelerata di una campagna vaccinale che, nel Lazio, pur tra intoppi e rallentamenti, è comunque spedita rispetto ad altre Regioni. Il nodo è l’approvvigionamento delle forniture: con l’apporto delle farmacie a rischio rinvio a Maggio come spiega l’assessore alla sanità Alessio D’Amato. “Non sappiamo ad oggi il numero delle dosi J&J riservate al Lazio. Ci sono mille farmacie pronte a rimboccarsi le maniche.”, afferma.

“Ma non possiamo partire con una quota ridotta perchè anche se le forniture fossero di 40-50 mila dosi, basterebbero a coprire due giorni appena. Si crea un’aspettativa che sarà delusa”, tuona.
La stima numerica è palese: mille farmacie, 20 dosi al giorno, in appena 24 ore 20 mila fiale usate. E poi? “La verità è che per la capacità di somministrazione che abbiamo messo in piedi nel Lazio – prosegue D’Amato – servirebbero 1,5 milioni di dosi al mese e siamo invece a meno della metà.”

Anche Alfredo Procaccini, vicepresidente di Federfarma è concorde: “Senza i vaccini non si può partire nelle farmacie. Servono risorse e la certezza di averle.”
Nel mentre, l’avvio delle prenotazioni per vaccinare i classe ’56 e ’57 rischia di essere minato dalle provviste, Astrazeneca torna a centellinare le provvigioni e i numeri dei contagi, certo, non rallentano.