Le opere di Toulouse Lautrec a Pisa

    Ospite della mostra autunnale al palazzo Blu di Pisa, quest’anno c’è Henri de Toulouse-Lautrec, pittore francese, una delle figure più significative dell’arte di fine ottocento. Famoso per i suoi trascorsi d’infanzia nei luoghi a luci rosse di Parigi, che frequentava per evadere dalla vita nobiliare che caratterizzava la sua famiglia. Toulouse Lautrec entrò nello studio di Fernande Cormon a Monmartre dove venne a contatto con molti pittori più esperti. Le sue prime esposizioni coincidevano con le sue frequentazioni accademiche e crearono subito molto scalpore, per il fatto che rappresentava la vita notturna parigina. Molto famose sono le sue affissioni pubblicitarie, fino ai ritratti, come quello della sua amica e ballerina Jean-Avrile; ma sicuramente ciò che più rende celebre Toulouse Lautrec sono le raffigurazioni delle “Maison closes” di Parigi nelle quali raffigurava le prostitute in modo molto reale: cioè sia nelle loro ore libere che nelle ore professionali. Toulouse Lautrec soffriva di picnodisostosi, una malattia genetica delle ossa che può portare a manifestazioni cliniche simili al nanismo. Morì all’età di 37 anni a causa dell’alcolismo e della sifilide. La mostra al Palazzo Blu di Pisa è in atto dal 16 ottobre 2015 e chiuderà i battenti il 14 febbraio dell’anno venturo. La mostra è stata curata dalla prof.ssa Maria Teresa Benedetti esperta dell’arte francese dell’ottocento. L’esposizione è composta da cinque sezioni che racchiudevano tutto ciò che Toulouse Lautrec ha vissuto con le sue opere. Nella prima sezione ci sono  le opere riguardanti i cabaret e gli spttacoli di Montmartre e le notti del Moulin Rouge; nella seconda sezione troviamo locandine, litografie e manifesti con le quali Toulouse Lautrec è riuscito a caratterizzare una città meglio di chiunque altro. Nella terza sezione troviamo le sue opere inerenti al teatro, del quale si appassionò molto alla fine dell’800 raffigurando molte scene tipiche degli spettacoli parigini, nella quarta sezione l’artista dà spazio alle sue opere maggiori: le “maison closes” di Parigi e nella quinta sezione lascia spazio ai suoi ritratti di animali, di persone e quadri di natura spiritosa. Alla fine della mostra c’è anche una sua auto caricatura ad accertare che Toulouse Lautrec scherzava anche molto sulla sua malattia.

    Andrea Cecconi