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“Le terapie intensive iniziano a faticare”, la Petrini, anestesista del Cts, invita tutti al rispetto delle regole

I numeri di ieri parlano di 323 pazienti in terapia intensiva, ma si tratta di dati fluidi. Se gli ospedali da campo sono una misura di emergenza, noi dovremmo essere pronti il più rapidamente possibile. E oltre ad identificare i Covid hospital in tutte le regioni, vorremmo salvaguardare i percorsi non Covid”.

Oltre che il presidente della Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva Siaarti, Flavia Petrini è una stimata componente del Comitato Tecnico Scientifico, ed oggi, vista la situazione, ha ritenuto di rivolgersi agli italiani per sensibilizzarli al rispetto delle regole da mantenere per scongiurare il diffondersi della virulenza.

L’anestesista: “Il nostro obiettivo è operare in sicurezza: evitiamo il peggio”

Infatti l’anestesista tiene da principio a rassicurare, affermando che “I numeri sono ancora sostenibili, ma le terapie intensive iniziano ad essere in affanno. E il nostro obiettivo è operare in sicurezza”. Motivo per cui, raccomanda, ”C’è una trasmissione del virus diffusa ma ancora sostenibile al momento in Italia, rispettiamo le misure ed evitiamo che il virus si moltiplichi“.

L’anestesista: “Stiamo pagando gli effetti della superficialità dell’estate”

Del resto, aggiunge l’anestesista, l’esempio è sotto gli occhi d tutti: ”Stiamo vedendo adesso gli effetti della superficialità dell’estate. Dobbiamo restare vigili per consentire agli ospedali di organizzarsi. Un’operazione complessa, che non si esaurisce nell’allestimento di nuovi posti letto nelle terapie intensive, ma deve tenere conto anche della necessità di formare e distribuire il personale. Se alcune Regioni sono più avanti, anche perché più colpite nella fase acuta dell’emergenza – spiega la Petrini –  l’obiettivo è evitare che si vada in affanno in altre regioni, penso a quelle del Sud, meno colpite nella prima fase, ma che ora devono prepararsi”.

L’anestesista: “Rispettate le misure e scaricate l’app Immuni”

Onde evitare ‘brutte situazioni’, qualora le cose dovessero andare oltre il previsto, la dottoressa Petrini ha voluto visitare personalmente le strutture ospedaliere di 8 città e 7 regioni, così da sincerarsi sul grado di efficienza ed il livello di qualità, spiegando che “L’estate è stata caratterizzata da una grande superficialità. E’ importante adesso rispettare le misure, come anche scaricare la App Immuni, per dare tempo agli ospedali di organizzarsi e prepararsi”.

Max