Le trame di Tajani spaccano l’intesa tra Forza Italia e Lega

    Tremano i palazzi della politica e dei partiti dopo che “Affaritaliani” ha rivelato che fu “Tajani a bloccare Foa presidente… Silvio aveva rassicurato Salvini”. E’ questo il vero motivo per cui il presidente del Parlamento europeo ha quotazioni in calo all’interno di Forza Italia. E pare che Silvio abbia rassicurato Salvini sul fatto che Tajani non metterà più bocca sulle trattative italiane. “Stai tranquillo Matteo, non ti preoccupare. Antonio Tajani non metterà più becco nelle nostre faccende”. Oltre ad Affaritaliani.it altre fonti avvalorano che Silvio Berlusconi aveva dato il via libera a Marcello Foa presidente della Rai. Ma Antonio Tajani (vicepresidente degli azzurri), poi supportato anche dai moderati del Pd, avrebbe lavorato alla bocciarura di Foa presidente Rai. Una manovra che certo non ha stupito i leghisti, consci che all’interno di Forza Italia s’annidino le forze che hanno sempre portato al disgregamento del centro-destra. Nel frattempo la Lega nei sondaggi è volata oltre il 30%, Forza Italia è crollata sotto il 7 a causa degli inciuci con la componente renziana del Pd. Non a caso la Lega ha minacciato di correre da sola alle Regionali: una scelta dovuta al fatto che la base di Fi parteggia per accordi con la Lega, mentre la classe dirigente sogna un partito unico con la componente renziana del Pd. Berlusconi aveva giudicato un errore l’intransigenza di Tajani sul nome di Salvini, forse non comprendendo che la sua classe dirigente puntava sulla deflagrazione del Centrodestra per favorire l’intesa centrista renziana. Tajani avrebbe minacciato di dimettersi da vicepresidente del partito nel caso in cui Forza Italia avesse dato i voti per far eleggere Foa alla presidenza della Rai. Ma fonti interne a Forza Italia suggeriscono che Berlusconi (a differenza di Fini, Fitto e Alfano) tollererebbe la manovra di Tajani per mantenere un collegamento con la componente democristiana del Pd. E qui si comprende il super contratto che Rete4 ha fatto a Matteo Renzi, nonché l’assist del Cav alla Boschi futuribile segretaria del Pd. Tutte vicende che avvicinano alla Lega l’elettorato della moribonda Forza Italia.