LETTA PUNTA SU LAVORO, TENSIONE SU IMU E IVA

    ’’Se non c’e’ il lavoro, il Paese non si salva’’. Il presidente del Consiglio Enrico Letta sceglie la platea del congresso della Cisl per rilanciare quello che e’ uno dei cavalli di battaglia, dai primi giorni del suo governo. Nella stessa giornata pero’ il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, e’ costretto ad incassare i fischi dell’assemblea della Confcommercio mentre parla della possibilita’ di evitare o meno l’aumento dell’Iva. E su questa questione e quella dell’Imu e’ sempre alta la tensione all’interno della maggioranza. Al vertice dei ministri del lavoro e delle finanze di Germania, Francia, Spagna e Italia di venerdi’ a Roma “cercheremo -assicura il premier- di mettere a punto una agenda per dire che dal prossimo semestre e dal 2014 contro la disoccupazione ci saranno non solo parole ma fatti concreti. Questo e’ il messaggio forte che uscira’ da Roma venerdi’”. “Che i ministri del Lavoro e delle finanze di Germania, Francia, Spagna e Italia discutano qui a Roma di occupazione giovanile e di come fare di questo tema il tema chiave del prossimo Consiglio europeo per me e’ motivo di grandissima soddisfazione. Il messaggio che daremo da Roma e’ quello che ho provato a dare dal primo Consiglio europeo al quale ho partecipato: non possiamo uscire dal Consiglio europeo se non c’e’ un messaggio forte e concreto per il tema piu’ drammatico per le famiglie europee: il fatto che in ogni famiglia c’e’ un giovane che non trova lavoro. E insostenibile”. Barra dritta sulla questione lavoro, ma sul tavolo del governo rimangono da sciogliere i nodi relativi a Iva ed Imu. ’’Mi piacerebbe essere qua e potervi dire che non aumenteremo l’Iva -dice il ministro Zanonato all’assemblea della Confcommercio che non gli risparmia fischi- Non e’ che non voglio farlo ma e’ che non posso farlo. La volonta’ di farlo resta ed e’ forte ma non posso dire che siamo in grado di farlo. Si tratta di una decisione che non e’ stata presa dal governo a cui partecipo’’. E il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, non tarda a far sentire la sua voce. ’’Comprendiamo i fischi all’assemblea di Confcommercio rivolti al ministro dello Sviluppo per le sue affermazioni sull’Iva: ’non posso dire che siamo in grado di farlo’. I governi servono per governare e non per testimoniare l’impotenza, o per produrre incertezza. Per non far aumentare l’Iva di un punto a luglio servono, nel 2013, meno di 2 miliardi di euro. La copertura puo’ essere trovata nel maggior gettito Iva proveniente dalle maggiori entrate derivanti dalle fatture emesse dalle imprese nei confronti della Pa in seguito alla piena applicazione del decreto per i debiti della pubblica amministrazione. Risorse non ancora conteggiate nei tendenziali, che da una prima stima ammonteranno a piu’ di 4 miliardi di euro’’. ’’Il governo, se vuole essere credibile, deve fornire, con tempestivita’, senza se e senza ma, le necessarie certezze. L’economia italiana, gia’ allo stremo, non sopporta piu’ vuoti annunci’’. “Ha fatto benissimo ieri il presidente Brunetta -fa eco sempre dal Pdl Fabrizio Cicchitto- a ricordare a tutti e in primo luogo al ministro Saccomanni l’importanza di intervenire sull’Imu e l’Iva. Infatti dal livello elevatissimo di assenteismo e anche dal risultato negativo delle elezioni amministrative non traiamo affatto la conseguenza di mettere in crisi il governo ma quello di richiedere la piena realizzazione del suo programma”. Aggiunge Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato: “Zanonato dovrebbe sapere che il gettito Iva e’ in calo. L’aumento delle aliquote sarebbe causa di minori entrate per lo Stato. Il governo, Zanonato compreso, dica subito no all’aumento dell’Iva. Cosi’ difendera’ il bilancio pubblico evitando buchi”. Prova a calmare gli animi il segretario del Pdl e vicepremier Angelino Alfano: ’’Stiamo lavorando per trovare soldi per evitare aumento Iva. Sara’ faticoso ma governo sta lavorando, a cominciare da ministro Economia Saccomanni’’, posta via Tweet. E il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, avverte: “il lavoro per i giovani, la rimodulazione delle tasse sulla casa e la necessita’ di evitare l’aumento dell’Iva sono priorita’ tutte importanti per non aggravare le condizioni del Paese. In una fase di risorse limitate, la soluzione va trovata in un insieme contestuale ed equilibrato. Trovi il governo il modo di fare le scelte giuste”. Un monito per evitare che la situazione raggiunga e superi il livello di guardia arriva dal capogruppo di Scelta civica alla Camera Lorenzo Dellai. “Il presidente Letta deve prendere subito in mano la situazione perche’ cosi’ non va bene. Non e’ possibile che su questioni delicate come l’aumento dell’Iva si dia l’idea che nella maggioranza qualcuno la voglia evitare e qualcuno no. Se il gioco e’ quello di sparare piu’ alto, basta dirlo. Ma non ci pareva di aver colto negli incontri di coalizione che questo fosse il metodo”. “Se veramente -come dice il collega Brunetta- cancellare l’Imu prima casa per il futuro e anzi restituirla per il 2012, evitare l’aumento dell’Iva e procedere alla detassazione del lavoro e’ un gioco da ragazzi, il presidente Letta -aggiunge Dellai- lo dica e ci risparmiamo un gioco delle parti che rischia di togliere credibilita’ alla maggioranza e al governo. Se le cose stanno diversamente -come noi temiamo- e’ bene che il presidente, quale garante della maggioranza, richiami tutti a maggiore prudenza’’. ’