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L’Iss: “La curva dei contagi sembra attenuarsi, ma il picco deve arrivare”

Non illudiamoci di poter allentare le misure di contenimento. Ci sono aree del Paese dove la circolazione del virus è forte. In Lombardia, una parte del Piemonte e del Veneto. C’è però un dato rilevante negli ultimi giorni: dal 19-20 marzo la curva dei nuovi casi sembra attenuarsi leggermente nella sua ascesa e stiamo monitorando quanto sta avvenendo“. E’ quando riferito stamane dal presidente dell’Iss (Istituto superiore di sanità), Silvio Brusaferro, nell’ambito di una conferenza in streaming.

“Le misure prese stanno dando il loro frutto”

Quindi Brusaferro ha tenuto ad avvertire che “Non abbiamo raggiunto il picco e non l’abbiamo superato. Ci sono segnali di rallentamento. Le misure adottate stanno facendo i loro effetti e ci aspettiamo che potremmo arrivare al picco in questi gironi. Quando ci arriveremo lo censiremo insieme. Non siamo in fase calante ma c’è rallentamento della crescita”.

“Dovremmo trovare delle modalità di convivenza”

L’esperto ha poi aggiunto che “Dai dati che oggi possiamo mettere in campo, emerge che le misure stanno tenendo e questa è la notizia buona. Dovremmo conviverci per le prossime settimane. Come? Dovremmo trovare delle modalità di convivenza: proteggendo le figure più fragili che vanno salvaguardate. Siamo il Paese pilota, stiamo mettendo a punto metodologie con evidenze scientifiche che stiamo acquisendo– ha quindi rimarcato il presidente dell’Iss –  Dobbiamo prendere atto che le misure adottate da noi sono state seguite anche da altri Paesi“.

“Al momento non abbiamo test alternativi”

Ad oggi i test che vanno alla ricerca dell’Rna sono affidabili, ma sono anche lunghi, complicati. Tutti gli altri test rapidi o sierologioci ad oggi non hanno raggiunto livelli di affidabilità tali da esser usati. Non vengono raccomandati all’uso, questo non vuole dire che quelle tecnologie non si svilupperanno rapidamente ma ad oggi non è così”.

Max