L’ITALIA CRESCE LENTAMENTE MA BENE: BRUXELLES RIVEDE IL PIL AL RIALZO

    “L’Italia ha la crescita più debole dell’Eurozona, ma ha una ripresa vera. Il Paese è sulla buona strada”. Così, da Bruxelles, Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari, ha commentato la previsione di crescita al rialzo dell’Italia. In particolare si tratta di ben 0,6 punti percentuali per l’anno in corso (a +1,5%), rispetto al +0,9% precedentemente stimato lo scorso maggio. Dunque, le previsioni economiche d’autunno sottolineano anche l’incremento della stima dell’andamento del Pil per il 2018 (che dal +1,1% della scorsa primavera, passa al +1,3%) mentre, per il 2019, il Pil dovrebbe crescere dell’1%. Migliorano anche le stime sul deficit dell’Italia che, spiega la Commissione, è previsto al 2,1% del Pil quest’anno, dal 2,2% delle previsioni di primavera, a fronte del 2,5% del 2016. Tra le motivazioni, la spesa più bassa per gli interessi, e l’aumento della spesa corrente in termininominali (stabilizzatasi intorno all’1,6%), dunque inferiore alla crescita nominale (2,1%). Da Bruxelles sotolineano anche “le passate riforme delle pensioni, gli aumenti moderati nei salari pubblici (congelati dal 2010) e la spesa sanitaria frenano le dinamiche della spesa”. Il motivo poi per il quale, nel 2018, il deficit dovrebbe declinare (secondo la Commissione all’1,8% del Pil), in conseguenza della crescita nominale maggiore (2,6%) e, spiegano, “ad alcune misure tese a ridurre il deficit incluse nel bilancio 2018”. A sostenere però la crescita, fa notare ancora Bruxelles, quelle misure tese ad aumentare il deficit come “una riduzione permanente per tre anni dei contributi per i nuovi assunti e misure in sostegno degli investimenti”. Se ne deduce che nel 2017, il saldo strutturale nel dovrebbe subire un ulteriore deteteriomento deteriorarsi lievemente, di circa mezzo punto percentuale, mentre nel 2018 “è stimato in miglioramento marginale”. Nel 2019, a politiche invariate, il deficit dovrebbe risalire al 2%, con un deteriomento del saldo strutturale stimato vicino al mezzo punto di Pil. Eccelenti infine le stime sulla crescita dell’Eurozona, per la quale la Commissione Europea nelle previsioni di autunno la rivede al rialzo, attesa (in termini reali) nel 2017 al +2,2%, attestandosi come “la migliore del decennio”, dunque molto più elevata di quella attesa in primavera (+1,7%).
    M.