Attraverso un comunicato stampa diramato ai media, il Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord comunica di avere inoltrato alla nuova amministrazione regionale le lettere scritte lo scorso marzo alla precedente da parte di quasi tutti i sindaci dei comuni attraversati dalla linea ferroviaria Roma-Civitavecchia, e da alcuni consiglieri comunali di allora, appartenenti a tutti e tre gli schieramenti politici, per chiedere il potenziamento del servizio nei giorni festivi ed il mantenimento del primo treno della mattina anche nel periodo della riduzione estiva.
Il Comitato, spiegano ancora gli ‘infaticabili’ attivisti, ha nel frattempo svolto anche un sondaggio tra gli utenti, che ha raggiunto 331 persone e che mostra come, già ad oggi, l’85% di coloro che hanno risposto utilizza il servizio anche nei giorni festivi, seppure non necessariamente con la stessa frequenza e che il 60% di coloro che non lo fa non è frenato dalla carenza di motivazioni, ma proprio per l’inadeguatezza dell’offerta, il 90% dei quali sarebbe disposto a valutare l’uso della ferrovia se il servizio fosse migliore.
Ed ancora: oltre la metà di coloro che usa il treno anche nei festivi nonostante le difficoltà lo fa per motivi di lavoro, il che conferma che i più colpiti da queste riduzioni (che già riguardano il sabato oggi più che in passato) colpiscono, visto anche che il servizio ha inizio un’ora e mezzo più tardi che nei giorni feriali, proprio i lavoratori dei servizi essenziali (personale sanitario, dei mezzi di trasporto, delle forze di polizia) per i quali giorni festivi non esistono.
Ma anche che con queste riduzioni ed in particolare coi buchi di orario che arrivano fino a due ore ed un quarto si perde una larghissima quota di persone che si muovono per ragioni diverse e che rinuncerebbero volentieri all’automobile nei giorni festivi (e che magari hanno già pagato un abbonamento), interessati proprio a quella fascia oraria in cui il servizio scompare del tutto (la seconda parte della mattinata).
La carenza di servizi rende inoltre ancora più problematica la convivenza coi crocieristi, per i quali le soluzioni alternative fin qui messe in campo (quel Civitavecchia Express che viaggia sovente vuoto mentre chi si dirige al porto o ne proviene affolla coi propri bagagli i posti già non sempre sufficienti).
Insomma, concludono i Pendolari, “Abbiamo sperimentato in questi giorni una serie di disservizi per guasti ai treni o alla linea che confidavamo di non vedere più. Ma sull’offerta della nostra linea permangono delle criticità strutturali. L’asservimento di larga parte del servizio nei giorni festivi alle esigenze della Regione Toscana e il ritardato risveglio in essi dei treni al mattino sono aspetti che ci aspettiamo di vedere finalmente affrontati con la dovuta attenzione”.
Max