LO SCIACALLO DEL WEB ESORTAVA GLI UTENTI DEI SOCIAL A DONARE PER I TERREMOTATI INDICANDO IL SUO CONTO CORRENTE. BECCATO DALLA POLIZIA POSTALE DI REGGIO CALABRIA

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    Le vie delle infamità sono infinite, e chi di ‘mestiere’ fa lo sciacallo ora si è adeguato ai tempi addirittura lucrando sulle altrui disgrazie anche stando comodamente a casa. E’ il caso dello ’sciacallo del web’, identificato dalla polizia postale nell’ambito delle attività di monitoraggio legate al recente terremoto, per prevenire le truffe su internet. L’uomo, spiega la Polizia su Twitter, indicava un conto per le donazioni, ma in realtà si trattava del suo personale conto corrente. Identificato in un 28enne reggino, lo sciacallo (come riscontrato dalla Polizia postale e delle comunicazioni con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria), millantando un’attività di raccolta fondi per conto della Protezione Civile di Messina e l’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), attraverso un falso profilo creato ad hoc su un noto social network, invitava gli utenti più sensibili a donare un contributo fornendo loro un conto iban creato per l’occasione. Si partiva dalla richiesta di 5 euro, per “una corsa contro il tempo, per dargli un pasto completo”, e il riferimento era ovviamente alle popolazioni così duramente colpite dal terremoto. Ma le indicazioni per effettuare i versamenti portavano a un conto intestato al giovane, attivato e utilizzato per il gioco e le scommesse online. L’insistenza e la sollecitudine con la quale chiedeva i versamenti ha fatto sorgere qualche sospetto ad alcuni utenti della Rete desiderosi di partecipare alla gara di solidarietà: una di loro, per caso anche lei originaria di Reggio Calabria ma da anni residente in Liguria, ha deciso di rivolgersi alla Polizia Postale di Imperia. Dalla movimentazione del conto gioco, gli operatori della Postale hanno notato numerose puntate a giochi on line, con somme di piccola entità in diverse date, e l’implementazione del medesimo conto con somme modeste (10/15 euro), denaro proveniente sia da una carta di credito, sia da una carte postepay intestata al 28enne, un disoccupato diversamente abile con la passione del gioco online e accanito tifoso della locale squadra di calcio.La Procura di Reggio Calabria, attivata per competenza territoriale, ha disposto la perquisizione a casa dell’indagato, eseguita dagli operatori della Polizia Postale reggina, seguiti a distanza dai colleghi della Sezione di Imperia attenti a monitorare i movimenti in Rete: nella camera da letto del giovane, gli investigatori hanno rinvenuto tutto il materiale informatico e le carte di pagamento utilizzate. Vano il tentativo dell’uomo di cancellare il profilo di fantasiautilizzato per l’attività illecita, negli istanti appena precedenti l’ingresso in casa degli investigatori. Gli investigatori liguri, coordinati dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, che sin dalle prime ore successive al sisma ha attivato un monitoraggio sulla Rete per prevenire possibili sfruttamenti della solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite, hanno tempestivamente attivato gli accertamenti tecnici e gli opportuni contatti con gli Enti di Protezione Civile interessati.

    M.