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Lo spaccio a Roma è 2.0: nei guai 24enne dell’Eur

I social per scegliere la “merce” e i Bitcoin per pagarla: a Roma lo spaccio di stupefacenti è 2.0: un ragazzo di 24 anni dell’Eur, che aveva messo in piedi un vero e proprio shop virtuale della droga, con recensioni e spedizioni a casa degli acquirente.
Instagram era la vetrina, Telegram il terreno delle transazioni: e le criptovalute lo strumento di pagamento.

Dall’eur, la start up del 24enne in epoca di restrizioni e lockdown tra i mesi di luglio e novembre del 2020, ha consentito al ragazzo di concludere ben 733 cessioni di dosi tra marijuana e hashish per un importo complessivo stimato di 50.000 euro.

Le indagini sono scattate quando il 24enne era stato arrestato dai carabinieri in flagranza di reato acquistando farmaci con finte ricette e con effetti simili a quelli degli stupefacenti. Dopo analisi, perquisizioni e controlli su spedizioni, è emerso un universo di spazio digitale di marijuana, power e orange bud, skuk e hashish da selezionare spulciando anche tra gallery fotografiche e quantitativi desiderati.

C’era anche chi recensiva l’acquisto e la qualità del servizio, fornendo dettagli, voti e report entusiastici.