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Lombardia: Fontana scalpita per ripartire, ma il governo stoppa gli entusiasmi: “un errore”

Ora basta, dopo aver pagato un enorme tributo sia in termini di vite che economico, la Lombardia vuol rialzarsi. E lo fa ‘avvisando’ per tempo il governo.

Un ‘avviso’ recepito e, in primis attraverso il vice ministro del Mise, Buffagni, subito bollato come un “errore”.

“Andare in ordine sparso confonde i cittadini”

Come ha tenuto a replicare il vice ministro, ”Da sempre Fontana ha sostenuto una linea rigorosa e fortemente restrittiva e invece oggi, sorprendentemente, decide – non si comprende sulla base di quali dati – di aprire. Andare in ordine sparso rischia di alimentare confusione nei cittadini e nelle imprese che invece esigono chiarezza“,

Fontana: “Noi vogliamo concordare con il governo”

Dal canto suo il governatore lombardo, Attilio Fontana ha quindi voluto precisare che “Noi non ci permettiamo di parlare di attività produttive, che sono competenza del Governo centrale, sottratta a ogni nostra possibile valutazione. Noi parliamo di graduale ripresa delle attività ordinarie che sarà concordata con il Governo

“Fughe in avanti? Semmai badiamo alla sostanza”

Ieri il governatore lombardo aveva ‘sbottato’: ”Per giorni ci hanno raccontato, anche dal governo, che la Lombardia doveva fare di più e da sola. Ora, dopo che la regione ha lanciato una proposta per riaprire le attività, con attenzione e buonsenso, da Roma parlano addirittura di fughe in avanti. Non inseguiamo le polemiche ma badiamo alla sostanza: molti altri Paesi europei sono già ripartiti, è necessario ragionare subito del nostro futuro”.

“Dobbiamo imparare a convivere con il virus”

Poi, attraverso la sua pagina Fb, il presidente della Regione ha continuato:  Lo dico senza valenza scientifica ma mi auguro, e spero di non sbagliare, che il caldo rallenterà il contagio e renderà il virus meno aggressivo. Mi auguro che chi dice questo abbia ragione e che il 4 maggio, data di termine dei precedenti provvedimenti, si possa ricominciare una ripresa graduale come è stato detto. Credo che si debba guardare al futuro perché è inevitabile. Stiamo facendo uno sforzo grandissimo per cercare di sconfiggere questo virus ma la sconfitta definitiva è lontana se avverrà soltanto nel momento in cui avremo una medicina e qualcosa che prevenga il contagio. Finché non ci sarà nulla di tutto ciò – ha quindi aggiunto Fontana – dovremo organizzare la nostra vista convivendo con questo virus. Noi non abbiamo intenzione di ripartire come se nulla fosse successo, assolutamente. Ieri abbiamo posto alla base di questa ripresa le 4 D: la distanza, i dispositivi di sicurezza, la diagnosi e la digitalizzazione. Sono 4 elementi assolutamente fondamentali per dire che noi pretenderemo che qualunque tipo di ripresa abbiamo come presupposto necessario e non eliminabile la garanzia della salute dei nostri cittadini. Senza tutto ciò – ha avvertito il governatore – non saremo disposti a fare nulla. Questo è fondamentale perché una ripresa del contagio ora sarebbe drammatica e inaccettabile. Cercheremo quindi di studiare tutti insieme“.

“Ci stiamo già confrontando sul da farsi”

Poi Fontana ha quindi annunciato ciò che andrà a fare nei prossimi giorni per organizzare al meglio le cose. “Abbiamo inviato i capigruppo – ha spiegato – è necessario che si inizi a ragionare a quali condizioni ripartire e quali sono le limitazioni che dovremo porre sia da un punto di vista sanitario che organizzativo del lavoro. Il lavoro potrebbe essere scaglionato su 7 giorni anziché su 5, con orari di inizio differenziati per evitare un uso eccessivo dei mezzi nelle stesse ore. Credo che si debba andare veloci – incalza il ‘Governatur’ – abbiamo fatto un primo incontro che aveva solo valenza metodologica ma domani si entrerà nel merito e si inizieranno ad affrontare i problemi”.

“Un gratifica per il nostro personale sanitario”

Ed ancora: “Al nostro personale sanitario non bisogna solo dire grazie ma intervenire. Quindi, oltre al riconoscimento degli straordinari e delle indennità di rischio previste dalla legge – annuncia Fontana – abbiamo deciso di mettere a disposizione un importo come una gratifica una tantum. Oltre ai 40 milioni mandati dal governo stanzieremo altri 80 milioni per far avere ai nostri dipendenti una gratificazione concreta per il loro comportamento”.

“Garantiamo sia la Cig  che il sostegno alle imprese”

Infine il presidente lombardo, ricorda le misure fin qui adottate dal ‘Pirellone’ come, grazie all’accordo raggiunto con banche e sindacati, l’anticipo della Cig, ed il piano di sostegno a piccole e medie imprese, rimarca, “che stiamo portando avanti e dovrebbe portare la possibilità di accesso al credito agevolato con la possibilità di mobilizzare risorse sino a un miliardo di euro”.

Una regione virtuosa ed un Paese ancora a ‘rischio’

Insomma una situazione tipicamente ‘italiana’, dove ciascuno ha le sue ragioni da anteporre, anche se, indubbiamente, la Lombardia ha dimostrato da sempre di avere i mezzi e le carte giuste per operare al meglio.

Dall’altra parte la posizione del governomeglio, di ‘questo’ governo, che spinge invece per una ripresa graduale, attraverso un preciso programmato per allentare le misure. Questo perché, legittimamente, si vuole far di tutto per evitare pericolosissimi – e probabili – contagi di ritorno…

Max