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L’Oms : “Possibile che il virus si diffonda anche nell’aria”

Un allarme, quello dell’OMS, che potrebbe far rivedere un pò tutte le regole che in questi mesi abbiamo metabolizzato nell’affrontare l’emergenza coronavirus.

“È Possibile che il virus si diffonda anche nell’aria”: con queste parole, per la prima volta, l’Oms ammette l’ipotesi di una trasmissibilità del Covid-19 che potrebbe allarmare tutti e scoperchiare quelle (poche) certezze accumulate finora.

L’Oms: “Possibile che il virus si diffonda anche nell’aria”. Nuovi studi sul Covid-19

A seguito della lettera aperta inviata da 239 studiosi di vari paesi diversi che incoraggiavano una modifica alle linee guida sul rischio di contagio per la prima volta l’Oms sembra aprire alla ipotesi di una diffusione diversa del coronavirus.

Al momento non si tratta di un passo ufficiale, ma l’Organizzazione mondiale della sanità ha ammesso per la prima volta che esistono alcuni studi con nuove prove del fatto che il coronavirus si diffonde più velocemente nell’aria di quanto non si pensasse prima.

Intervenendo a un briefing con i media a Ginevra, la responsabile tecnica dell’OMS per la prevenzione e il controllo delle infezioni, Benedetta Allegranzi, infatti ha sostenuto: “La possibilità di trasmissione aerea in ambienti pubblici, specialmente in condizioni molto specifiche come locali affollati, chiusi, poco ventilati  non possono essere escluse“.

aggiornamento ore 1.33

Oms: ipotesi Covid-19 trasmesso più velocemente nell’aria. Ed è gelo con gli Usa

Le nuove ipotesi avanzate sono per certi versi l’esempio di quanto la cifra sulla pericolosità del covid-19 sia ancora non solo elevata, ma contraddistinta da una conoscenza del tema ancora particolarmente frastagliata.

Se è vero che le direttive mondiali hanno rappresentato finora, per chi le ha sorrette e seguite adeguatamente, un importante sistema di freno al contagio, è al contempo palese come le diverse sperimentazioni e gli iter relativi ad un vaccino continuino a restare i percorsi più attesi nell’ordine di un concreto controllo della pandemia.

Nel contempo, tra l’OMS e gli Stati Uniti continua a scendere il gelo più assoluto a fronte delle parole di Trump che ha confermato il disimpegno degli Stati Uniti dalla stessa Organizzazione, la quale ha bollato come ‘miope’ la decisione del premier stelle e strisce.

Aggiornamento 5.31

Negli stessi Usa tra l’altro si è riscontrato un nuovo record di contagi: 60 mila casi in un giorno, e tre milioni di casi in totale.

Stando ai dati della Johns Hopkins University, nelle ultime 24 ore, nel Paese sono stati registrati 60.209 nuovi contagiati per una somma di quasi tre milioni di casi. I decessi sono 131.457. 

Record in California: in un solo giorno sono stati registrati 10.201 nuovi contagi da COVID-19, e in Texas (10.028 casi giornalieri).

Insomma, dati durissimi. Ma il Presidente Trump assicura: “Faremo pressione sui governatori e su tutti gli altri perché le scuole vengono riaperte”. E ancora:  “Non ho ascoltato i miei esperti e ho vietato l’ingresso alla Cina. Se non l’avessi fatto oggi staremmo peggio. E invece abbiamo fatto un buon lavoro”.

aggiornamento ore 9,41