CALCIO

Lotito, sfuriata alla squadra. Ma lavora al rinnovo di Sarri

La brutta figura di Napoli non gli è andata giù. Pensava di averle viste tutte in questa stagione, credeva che i tracolli che Bologna e Verona fosse il punto più baso. Si sbagliava Claudio Lotito, spettatore di una Lazio assente allo stadio Maradona. La squadra non c’era, non c’è mai stata. C’è voluta mezzora a mettere le cose in chiaro, dopo 30 minuti la Lazio era già sotto di tre gol.

Nella ripresa ha preso anche il quarto, senza mai tirare in porta. Sarri si è detto sorpreso, ha evidenziato sempre le stesse carenze: la Lazio è fragile mentalmente. Lotito sperava che il ritiro post-Verona fosse servito proprio a limare questo aspetto. Ma l’ennesimo scivolone lo ha fatto infuriare. Per questo lunedì a Formello ha voluto un faccia a faccia con la squadra.

I toni sono stati accesi, non è stato un confronto sereno. Lotito ha strigliato i giocatori, vuole più carattere. Va bene perdere, ma farlo così è un colpo troppo duro da subire. Queste le corde toccate, vorrebbe evitare di tornare sempre sugli stessi argomenti. Il patron biancoceleste ha usato il pugno duro, ma intanto si coccola Sarri.

Lo vede come il protagonista del nuovo corso. Sa che scivoloni del genere possono essere fisiologici in un percorso di rinascita. Ne farebbe volentieri a meno, ma ha avuto rassicurazioni da Mau. Ci vuole tempo, poi la vera Lazio verrà fuori. Lotito è disposto ad aspettare, anzi ha rilanciato. Vuole Sarri fino al 2025, ha già messo sul piato l’offerta di rinnovo: è questione di tempo, poi le parti potrebbero trovare l’accordo.