Luce e gas più care in Italia che nel resto d’Europa

L’Italia è la nazione più cara d’Europa per quanto riguarda la luce ed il gas. Beni di uso comune a cui è impossibile rinunciare oggi, ma che se confrontati con le medie degli altri paesi europei risultano più alti del 15%. La ricerca è stata condotta dalla compagnia italiana Facile.it che, nel confrontare i prezzi, ha evidenziato come, applicando le tariffe calcolate come media di quelle europee, il costo complessivo delle bollette di luce e gas si alleggerirebbe del 15%, con un risparmio complessivo pari a circa 240 euro l’anno.
Per calcolare tale importo la compagnia ha preso come riferimento i consumi medi di una famiglia-tipo italiana e ha confrontato, sulla base di questi parametri, le tariffe unitarie dei diversi Paesi dell’Ue rilevate da Eurostat e dalla Commissione Europea (i dati Eurostat fanno riferimento al primo e al secondo semestre 2017; quelli della Commissione Europea fanno riferimento a stime relative al primo trimestre 2018).
La prima voce di spesa analizzata è quella relativa alla bolletta dell’energia elettrica che in Italia, considerando un consumo medio di circa 2.700 kWh ed un potenza impiegata 3 kW, è pari a 537 euro. In questo caso, applicando la tariffa ricavata dalla media dei valori europei – che Facile.it ha stimato in un costo lordo per kWh di poco inferiore agli 0,18 euro – il peso della bolletta elettrica italiana si alleggerirebbe di circa il 10%, con una riduzione intorno ai 55 euro l’anno.
Il risparmio sarebbe equivalente a quasi 60 euro l’anno, se si applicasse in Italia la tariffa dell’energia elettrica della Francia o addirittura supererebbe i 100 euro se le tariffe italiane fossero uguali a quelle della Grecia. Di contro, se si applicassero nello Stivale le tariffe spagnole la bolletta annuale aumenterebbe di circa 100 euro; se si usassero quelle della Germania, il conto sarebbe ancor più salato, con un aumento di quasi 300 euro.
A gravare in particolar modo sul peso totale della bolletta elettrica italiana sono le imposte e gli oneri di sistema che oggi incidono in misura prossima al 29% del costo totale (Fonte Arera). Tra gli Stati europei che fanno meglio ci sono Spagna e Irlanda, dove l’incidenza di tasse e oneri sulla bolletta è pari a circa il 20%, mentre va decisamente peggio in Germania e Portogallo, dove superano il 50% o in Danimarca, dove tali costi arrivano a rappresentare quasi il 68% della bolletta (Fonte Eurostat).
Quanto all’analisi della bolletta del gas, considerando nuovamente come parametro di riferimento il consumo medio di una famiglia-tipo italiana (1.400 mc l’anno), il costo sostenuto nello Stivale è pari a circa 1.050 euro; se la tariffa fosse pari a quella ricavata dalla media dei valori europei – che Facile.it ha stimato in un costo lordo per kWh di poco inferiore agli 0,06 euro – la bolletta costerebbe intorno al 18% in meno, con un risparmio annuo di circa 185 euro.
Stando ai dati elaborati da Facile.it, l’Italia è tra i Paesi europei con il costo unitario del gas più alto; se si applicassero le tariffe della Germania, ad esempio, l’alleggerimento della bolletta italiana sarebbe di quasi 150 euro l’anno, mentre con i costi del gas rilevati nel Regno Unito alle famiglie italiane rimarrebbero in tasca quasi 350 euro. Andrebbe decisamente peggio, però, se le tariffe italiane fossero uguali a quelle della Svezia; i costi lieviterebbero di oltre 600 euro in un anno.
Anche per il gas pesano le tasse e gli oneri di sistema. In Italia oggi queste voci arrivano ad incidere per circa il 40% sul totale della bolletta (Fonte Arera). Fra gli Stati dell’Unione presentano valori più alti solo Svezia, Romania, Olanda e Danimarca, dove il peso di tasse e oneri supera ampiamente il 40%. Peso percentuale più contenuto, invece, in Paesi come Germania e Francia (circa 25%) e Spagna (20%) (Fonte Eurostat).
“Il peso di tasse e oneri di sistema in Italia incide molto sul costo complessivo delle bollette – spiega Silvia Rossi, responsabile BU Energia di Facile.it – Ma se è vero che su questi parametri i consumatori possono fare ben poco, è altrettanto vero che hanno modo di risparmiare sul costo della componente energia. Soprattutto alla luce dei possibili aumenti previsti per l’ultimo trimestre del 2018, confrontare le offerte delle diverse compagnie potrebbe davvero fare la differenza per le tasche degli italiani, e consentire loro un risparmio medio stimato in 70 euro annui per il gas e addirittura 130 euro per l’energia elettrica”.