Lula ineleggibile, la sinistra brasiliana voterà per Haddad

    Alla fine, il padre della sinistra brasiliana ha rinunciato. Luiz Ignacio Lula da Silva non parteciperà alle prossime elezioni presidenziali. Non gareggerà per la sedia brasiliana più importante, quella di Planalto. Tutti i sondaggi, anche quelli ordinati dalla magistratura non includevano il suo nome, lo hanno premiato: ha raccolto il 39% dei voti. Ma proprio alla fine del limite temporale imposto dalla giustizia, il suo nome è stato rimosso dal registro elettorale.

    Il Partito dei Lavoratori (Pt) ha annunciato ufficialmente il suo sostituto: Fernando Haddad, un mese eletto vicepresidente del partito, ex Ministro della Pubblica Istruzione nei governi Lula e Rousseff, poi sindaco di San Paolo, professore di Scienze politiche presso il Università della capitale finanziaria del paese.

    L’ex leader del PT, due volte presidente, lo statista che ha cambiato il volto del Brasile riscattando milioni di diseredati e proiettando il gigante sudamericano tra i maggiori del mondo, paga gli effetti di una legge che ha promosso e votato. È stato condannato in appello per 12 anni e un mese per corruzione passiva e riciclaggio di denaro e sta scontando la pena in carcere. La regola lo esclude dalla possibilità di candidarsi alla presidenza: una regola reiterata con un voto subito dalla stessa Corte Suprema federale, il più alto organo legale brasiliano.

    I suoi avvocati e la direzione del partito hanno aspettato fino all’ultimo sperando in un verdetto favorevole dei numerosi appelli presentati che non sono arrivati. Ma questo ha probabilmente esacerbato il duro scontro con i giudici che sono feroci, forse oltre misura, su un leader ormai zoppo; per un caso, tra i cinque su cui è indagato, costruito su prove deboli e basato su una richiesta di rettifica che non ha trovato alcuna prova.

    “Fernando Haddad sarà Lula per milioni di brasiliani”. Dal carcere di Curitiba, Lula ha invitato i suoi elettori a votare per Haddad. “Chiedo al partito di sostituire la mia candidatura con quella del compagno Haddad, chiedo a tutti quelli che hanno votato per me, di cuore, che votano per il compagno Haddad come presidente della Repubblica”, ha scritto l’ex capo di stato brasiliano in un messaggio è stato letto durante una manifestazione dai suoi sostenitori davanti alla prigione dove è rinchiuso.