Lula, respinta richiesta, andrà in carcere

Il Tribunale Supremo Federale (Tsf) del Brasile ha respinto oggi la richiesta di habeas corpus presentata dall’ex presidente Lula Da Silva, che può quindi adesso essere incarcerato per scontare la pena a 12 anni che gli è stata inflitta per corruzione e riciclaggio. Come previsto dagli osservatori, la decisione è stata presa con una maggioranza risicata: 6 voti contro 5.
Formalmente è stato il parere della presidente del Tsf, Carmen Lucia – l’ultima a votare – a segnare la sconfitta della cautelare richiesta da Lula, ma è stato il voto negativo di un’altra magistrata – Rosa Weber – che ha spento l’entusiasmo dei simpatizzanti dell’ex presidente durante lo svolgimento della lunga udienza, durata più di dieci ore.