MADRID E LA CATALOGNA VERSO LO SCONTRO FINALE

    Come aveva più volte annunciato, in virtù dell’Art.155 il governo di Mariano Rajoy si accinge a destituire i vertici della Generalitat, convocando così entro sei mesi le elezioni. Una decisione che, come ha commentato in diretta tv su Rac1 il portavoce dei secessionisti, Jordi Turull, “Quello che sarà la Catalogna lo deciderà il parlamento legittimamente eletto dai cittadini”. Il portavoce ha inoltre escluso che, nell’ambito della diatriba con Madrid, il governo autonomo catalano possa convocare elezioni anticipate: “un’opzione che non è sul tavolo”. Sono in molti a pensare che, anticipando – il prossimo venerdì – il ricorso all’articolo 155 da parte del senato le elezioni anticipate potrebbero rappresentare una ragionevole via d’uscita dalla crisi. Lo sottolinea anche il maggiore quotidiano catalano, ‘La Vanguardia’, che scrive: “La drammatica destituzione della Generalitat si può evitare se Puigdemont agirà con intelligenza politica”, rimarca un editoriale dove si invita a “fermare l’orologio” della crisi istituzionale e dare la parola al popolo” di fronte “ad una situazione così grave. Ci appelliamo al patriottismo di Puigdemont, bisogna difendere la Generalitat, difendere le istituzioni catalane conquistate con tanti sforzi e sacrifici, bisogna mettere davanti a tutto la stabilità, il progresso economico, il benessere e la tranquillità delle persone”, conclude infine il fondo ospitato da ‘La Vanguardia’, spingendo il voto in catalano: “President, posi les urnas!”
    M.